Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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grafe: ai prodi e fedeli toscani
18 15. Nel seguente anno, il gran
duca volendo eziandio decorare i
militari inferiori del suo esercito,
come sotto-uffiziali , e soldati che
avessero servito fedelmente e co-
raggiosamente venticinque anni, de-
cretò in premio una medaglia di
ottone coir epigrafe : al lungo é
FEDELE SERVIGIO. Indi stfibilì che
quelli che ne sarebbono insigniti
godrebbono in pari tempo una men-
sile pensione di tre lire, loro vita
durante. T^. Toscana.
FEDERICO (s.). Frisone d'illustre
casato, e nipote di Radbo-
do, il quale governò la Frisia in
qualità di re innanzi che fosse con-
quistata dai francesi. Educato coi
chierici di Utrecht, si diede a una
vita penitente e divota. Ordinato
prete, fu posto ad istruire i catecumeni
dal suo vescovo Ricfrido,
al quale successe nell' 820, benché
egli facesse il possibile per esentar-
sene, qualificandosi indegno ed inetto
ad occupare un tal posto. Fu
consecrato in Aquisgrana alla pre-
senza dell' imperatore Lodovico il
Bonario, il quale lo aveva obbli-
gato di accettare il vescovato, e lo
pregò di adoprarsi a spegnere gli
avanzi dell' idolatiia nella Frisia.
Il clero ed il popolo di Utrecht lo
accolsero onorevolmente, ed egli si
pose con zelo ed impegno ad eser-
citare il santo suo ministero , e
mandò evangelici banditori nella
parte settentrionale della Frisia, per
ridurre quegli idolatri in grembo
della cristiana religione. L'impera-
tore Lodovico avea sposata in seconde
nozze Giuditta, figlia di Guel-
fo conte di Weingarlen , uno dei
primari signori della Baviera. Gli
scandali e gl'intrighi di questa femmina
ambiziosa, e data ai più in-
,
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fami disordini scompigliarono lo sta-
to, per cui Federico, che aveva libero
accesso alla corte, gemendo
sui funesti effetti della scanda-
losa condotta dell'imperatrice, la
ammonì con apostolica franchezza
e sincerità; ma il di lui zelo gli
attirò l'odio di costei, la quale lo
minacciò del suo sdegno, e si diede
a perseguitarlo. In appresso il
santo vescovo, infervorato sempre
più nella religione, si assunse la cu-
ra di andare ad istruire gli abitan-
ti delia Walacria, una delle prin-
cipali isole della Zelanda, gente bar-
bara ed avversa alle massime evan-
geliche. Colle esortazioni, colle la-
grime , colle preghiere e co' digiu-
ni riuscì di togliere l'abuso inveteralo
presso costoro de' matrimo-
ni incestuosi , additò loro la con-
dotta che doveano tenere, e ricon-
ciliò con Dio e con la Chiesa quelli
che si mostrarono sinceramente pen-
titi. Federico si rese illustre e ve-
nerabile per santità; ma l'odio del-
la nuova Jezabele il raggiunse :
ei cadde sotto il pugnale di due
scellerati emissarii , mentre dopo
aver celebrato il divin sagrifizio,
slava inginocchiato nella cappella
di s. Giovanni Battista, facendo il
rendimento di grazie. Fu seppellito
nella chiesa di s. Salvadore di U-
Irecht. La sua morte devesi porre,
secondo Mabilion , ai 18 di luglio
dell' 838, e in tal giorno la Chie-
sa ne festeggia la ricordanza.
FEDERICO, Cardinale. Federi-
co, sassone di nazione, fu creato car-
dinale, giusta il Cardella, da Silve-
stro IT, e nel looi arcivescovo di
Ravenna e legato in Alemagna,
Circa la fine del dicembre di que-
st'unno, in un sinodo raccolto in
Todi, rese conto della sua legazio-
ne. Intervenne ad un trattato sii-