Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FAL
fu chiamata Tripode, come notò il
Marlene, de antiq. rìlib. lib. 1, cap.
4, citando un rituale mss. di s.
Martino di Tours, dove si fa men-
zione della processione usala nel-
l'andare a cantar l' evangelio, con
queste parole : Post clericulos vadunt
duo acolithi curii incenso post
illuni qui portat Tripodium. Ma lo
slesso Marlene confessa d' ignorare
il significato della voce Tripodium,
ed aggiunge che non sapevasi neppure
dai canonici della chiesa di
s. Martino, siccome rito abolito.
Leone Marsicano, nelle Cronache di
Monte Cassino, lib. II, cap. 10*2,
racconta che tra le suppellettili del
monislero, numeravano , Tripodeni
argenteum deauratuni, e si arguisce
non poter essere stalo altro che
la sedia ove sedeva l'abbate quando
celebrava solennemente. Severo
Sulpizio, nel secondo dialogo delle
virtù di s. Martino, cap. I , scris-
se : S. Marlinum in secretano se-
dere consuevisse in sellula rusticana,
ut est in usibus servulorum,
quas nos rustici galli Tripetios.
Vos scholastici aut certe qui de
Graecia estis Tripodes noncupatis.
Valerio Chimentelli poi , nel suo
libro intitolato Marmor Pisanum
de honore Biselii, cap. 11, fu di
parere, che il faldistorio sia lo stes-
so che la sedia antica della Curu-
le perchè si poneva sopra i carri,
ed era sedia bassa e pieghevole
non che senza appoggio, onde facilmente
si poteva trasferire da un
luogo all'altro; ne senza fondamen-
to si può congetturare, che la sedia
che anticamente portavasi dove
il Pontefice andava per celebiare
fosse di simile forma : dappoiché
nel rituale pubblicalo nel i56i
da Giorgio Cassandro, al § 3, par-
landosi degli ornamenti pontificii
,
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adoperali dal Papa nella basthca
laleranense nel giorno di Pasqua,
ove si trasferiva a cavallo dal pa-
lazzo vaticano, si dice : Scllam au-
teni Pontificis cuhicularius laicns
procedens deportai, ut parata sii
dum in sacrarium venit. Della qua-
le sedia si serviva il Papa nella sa-
grestia, mentre si vestiva delle ve-
sti sagre, ed è probabile che fosse
della forma del faldistorio pieghe-
vole e leggera, mentre un sol mi-
nistro dello cubiculario doveva por-
tarla nel viaggio assai lungo, cioè
dal Vaticano alla basilica lalera-
nense. Anzi neir ordine XV del-
l'antico rituale della chiesa di s.
Martino, si dice che il portare la
sedia, ove doveva sedere il vesco-
vo, era uffizio d'un suddiacono , e
della sedia si nomina Trìpode. Da
tutti questi differenti nomi co' qua-
li si trova indicata la sedia porta-
tile, nasce dubbio circa la veia forma
di essa, poiché dicendosi Tripode,
viene indicato che fosse di
tre piedi, com'erano gli antichi al-
tari de' gentili, né cos'i comodi po-
tevano essere pei vescovi , i qunli
sedevano in essi; oltre che in tulle
le medaglie e marmi antichi si vedono
le sedie, principalmente quel-
le dette curulij composte con quat-
tro piedi, come ora sono i faldi-
stori. La sedia curule era una se-
dia quadrata di avorio senza spal-
liera, e serviva d' insegna del con-
solato. Il Sarnelli, loco citalo, di-
ce che di questa sedia si valevano
anticamente i vescovi, che avevano
il trono nella tribuna , ed avanti
di loro l'altare, perchè allora per
predicare mettevano il faldistorio
nel supremo scalino dell'aliare. / .
Sedie.
La forma dei faldistori, dice il
Bonanni, trovasi prescritta dal