Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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ma, fu glorioso per essere stato il
suo palazzo il domicilio della sa-
pienza , giacché dalla copiosa e
scelta sua corte uscirono molti ve-
scovi, cardinali e Papi. Quando il
cardinal Ferdinando de' Medici ri-
nunziò a Sisto V la porpora per
ascendere al trono toscano, l'ottenne
per Francesco Maria Bourbon
del Monte s. Maria, d'una famiglia
proveniente dalla stirpe regia di
Francia, siccome addetto alla sua
corte cardinalizia. Il cardinal Maurizio
di Savoja, fiatello del duca
Vittorio, fu cotanto magnifico, che
in alcune solenni funzioni si fece
vedere col seguito di duecento carrozze,
e di un corteggio di nume-
rosi cavalieri : poi successe nel du-
cato di Savoja. Quando il cardi-
nal Paluzzo degli Albertoni, da Clemente
X adottato nella sua famiglio
Altieri, seppe che Lodovico
Piccini suo famigliare favorito era
morto più ricco di lui, fu colpito
da tal dispiacere che cessò di vi-
vere alla mensa. Memorando esem-
pio ai padroni, nell'accordare ciecamente
un'illimitata fiducia a' fa-
migliari immeritevoli !
Il gran Pontefice Martino V in-
culcò ai cardinali d'invigilare sul-
l'esemplarità de' loro famigliari, per
cui riporteremo le parole di Na-
tale Alessandro, Hist. eccles. tom.
IX, saec. XV et XVI, art. 2.
« Cardinales munditia vitae alios
» praecellant , ac sobrie, juxte
» pieque vivant ; non solum a ma-
« lo, sed a specie mali abstineanf,
w poenam in aliorum exemplum
>» subituri, si vitam suo statui mi-
*» nime congruentem ducere com-
» perti fuerint. Humilitatem con-
'» tinuo exerceant, praelatosque be-
" nigne, ac honorifice pertractent.
» Domui suae se bene praeesse
,
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» ostendant, familiamque lam cle-
M ricorum, quam laicorum hone-
« slam, honestisque vestibus ince-
» dentem ìnducant : sacèrdotesque,
« et levitas in testi moni uni bonuni
" secum habeant". Il dottissimo
Pio IT, che da privato era stato
segretario del cardinal Capranica,
e poscia nella corte dell'imperatore
Federico III, e dei sommi
fici Eugenio IV, e Nicolò
Ponte-
V , di
alcuni vescovi, e persino dell'an-
tipapa Felice V, soleva dire ; ut in
mare Jliimina omnia, sic omnia
vida in aulas magnas praesertini
confluere solere. Parlando il Plato
di Pio II e del contegno tenuto
co' suoi famigliari, ecco come esprimesi.
« Itaque multum hoc no-
« mine laudatus est Pius II, de
« quo paulo ante diximus, quem
M ferunt hanc humanitatem in o-
» mnes famulos praecipue tenuis-
« se ; et cum inscitia, aut etiani
» ignavia, et negligentia peccare nt,
« paterna potius charitate admo-
« nere, quam severa objurgatione
M excipere solitum ".
Adriano VI, allorché nel i52 2
si portò dalla Spagna in Roma,
dopo essere stato assunto al pon-
tificato benché assente dal conclave,
seguito dal corteggio di due
mila tra prelati e cortigiani, ol-
tre r accompagnamento di quat-
tro mila soldati ; giunto che fu
pel Tevere alla basilica di s. Paolo
, in sagrestia ricevè all' ado-
razione i cardinali, prima li rin-
graziò di sua esaltazione, poscia li
pregò non ricevere ne' loro palaz-
zi, banditi e gente di mal affare,
anzi fossero contenti, che per ese-
cuzione della giustizia , potesse il
bargello entrare nelle case loro,
al che tutti acconsentirono. Il suo
predecessore Leone X, nel concilio