Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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duto in Avignone, restituì n Roma
la dimoia pontifìcia, portandovisi
colla ciiFia , corte e famiglia. Alla
sua morie ivi nel iSyB gli fu da-
to a successore Urbano VI. Questi
vedendo la rilassatezza cui vivevano
la maggior parte de'Cardinali,
più volte li ammonì che non ricevessero
regali, che moderassero la pompa
ne'cavalli, ne' servi, ed in altre
grandezze, invitandoli ad impiega-
re il superfluo delle loro rendite
in soccorso de'poveri, e nel restau-
ro ed abbellimento delle loro chie-
se, comesi legge nel medesimo Pla-
tina. E siccome rinnovò tali minacce,
e di procedere^ la maggior
parte de'Cardinali» amando il sog-
giorno d'Avignone, gli elessero con-
tro r antipapa Clemente VII, che
portatosi colà ebbe a successori gli
antipapi Benedetto XIII \ e Clemente
Vili, che sostennero il piii
lungo e più lagrimevole degli sci-
smi. Così contemporaneamente Avignone
e Roma ebbero due sagri
collegi di Cardinali , due curie e
due famiglie pontifìcie, gli uni se-
guaci del legittimo Pontefice romano,
gli altri scismatici.
Ad Urbano YI nel iSSg suc-
cesse Bonifacio IX , che sebbene
fornito di belle doti, essendo nuovo
sullo stile degli affari della cu-
ria romana, venne tacciato di se-
gnare le suppliche stando al solo
rapporto de'suoi ufllziali e domestici.
Nel i4o4 ^" creato Innocenzo VII,
che a cagione delle fazioni che al-
loia erano in Roma, si rifugiò in
Viterbo, e per il caldo morirono
per istrada molti famigliari, ed al-
tri di sua comitiva. Dopo di lui,
nel i4o6, venne eletto Gregorio
XIT, mentre lo scisma ognor più
affliggeva la Chiesa ; il perchè i
Cardinali di sua ubbidienza, e quel-
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li dell' antipapa Benedetto XIII si
radunarono nel 14^9 ^^ concilio
a Pisa, ove depostili ambedue, in
vece esaltarono al pontificalo Ales-
sandro V. Questi venne criticato
come quello che non si governava
che pei consigli, o piuttosto pegli
ordini del famoso Cardinale Cossa,
che poi lo successe col nome di
Giovanni XXII I. Scrivono gli sto-
rici di Alessandro V, che la sua
passione di far grazie, e concedere
cariche della corte forse ai meno
degni, oscurarono le sue lodi. Ne-
gli Jcla selecta caerimonialìa san-
ctae romanae Ecclesìae ex variis
mss. codicibus et diarììs saeculi
XF, XVI, XVII, raccolti ed illu-
strati dal celebre abbate regolare
lateranense Gallico, sono riportale
copiose notizie risguardanti la fa-
miglia pontificia, massime a pag.
263 e seg. Ivi dice che il codice
vaticano, dal quale tolse la descrizione
dell'ordine precedente, ci dà
un bel monumento, che può chiamarsi
il memoriale, ossia un libro
di memorie sicure , riguardanti i
famigliari e gli officiali che servono
il romano Pontefice. Tal co-
dice fu scritto da un certo Strabense,
subito dopo l'elezione di Alessandro
V, nel 1409J i^a dimostra
ch'egli da lungo tempo avea
che fare colla corte pontificia. Dappoiché
, come dice nel principio
dell' opuscolo , era slato in grado
di dare tutti quegli avvisi o noti-
zie che vi si trovano. In questo o-
puscolo distintamente ed accuratamente
si espongono gl'incarichi di
ciascuno degli ufficiali pontificii palatini
; vi s' indica il loro numero
e vi si spiegano le qualità ch'essi
cercavano nella loro scelta. Non
poterono poi queste istesse regole
ritenersi sempre per gli officiali
,