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esame-commentato-2014

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aims<br />

Risposta corretta: C<br />

Il monitoraggio della donna in gravidanza Rh- è molto importante per evitare la malattia emolitica<br />

del neonato (MEN), che si verifica ogni qualvolta la madre è Rh- e il feto Rh+. Il rischio<br />

di MEN durante la prima gravidanza è minimo (a meno che la donna non sia stata precedentemente<br />

immunizzata con trasfusioni Rh+), sia perché il passaggio dei GR del feto alla madre<br />

avviene prevalentemente al momento del parto, sia perché la risposta immune primaria provoca<br />

la sintesi di IgM che non attraversano la placenta. Nel caso di una seconda gravidanza<br />

incompatibile, le prime emazie fetali che entrano nel circolo materno determinano una nuova<br />

stimolazione, provocando una rapida produzione di anticorpi, questa volta di tipo IgG, che<br />

passano la placenta e si fissano sugli eritrociti fetali facilitandone la distruzione (per lo più extravascolare).<br />

La distruzione delle emazie fetali determina ittero, che si manifesta nelle prime<br />

24 ore di vita e aumenta progressivamente. Quando la concentrazione di bilirubina supera i 20<br />

mg/dl, supera la capacità legante dell’albumina e inizia a depositarsi nei tessuti ricchi di lipidi<br />

(in particolare nei nuclei grigi centrali del cervello), con gravi complicanze neurologiche che<br />

possono portare alla morte del neonato o a sequele psicomotorie irreversibili.<br />

Molto importante è quindi la profilassi della MEN, che si realizza evitando l’immunizzazione<br />

materna al momento del primo parto; a questo scopo nelle madri Rh- con figlio Rh+ si inoculano,<br />

entro le prime 72h dal primo parto, Ig anti antigene D.<br />

Per quanto detto l’unica risposta corretta può essere la C.<br />

Scenario 2: Un paziente in trattamento con oppiacei come antidolorifici e antidepressivi<br />

presenta confusione, nausea, sudorazione, tachicardia e mioclono.<br />

Domanda #6 (codice domanda: n.72) - (riferita allo scenario 2):<br />

La diagnosi più probabile è di:<br />

A: sindrome neurolettica maligna<br />

B: sindrome serotoninergica<br />

C: sindrome da disregolazione dopaminergica<br />

D: epilessia<br />

Risposta corretta: B<br />

L’indizio più utile per rispondere alla domanda si trova nel primo dato fornitoci nello scenario: il<br />

paziente assume una combinazione di farmaci (oppiacei ed antidepressivi), per cui dobbiamo<br />

pensare in primo luogo ad una conseguenza di questa associazione, ovvero ad un quadro<br />

iatrogeno (scartiamo l’epilessia, risposta D errata. L’epilessia è un disturbo recidivante e parossistico<br />

della funzione cerebrale, caratterizzato da crisi convulsive improvvise, brevi alterazioni<br />

della coscienza, dell’attività motoria, con fenomeni sensoriali o comportamenti anomali,<br />

causati da scarica eccessiva dei neuroni cerebrali).<br />

Analizzando il quadro clinico, dobbiamo ricordare che esso è caratteristico sia della sindrome<br />

www.accademiamedici.it pag. 113

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