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esame-commentato-2014

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aims<br />

notano figure mitotiche e crescita in cordoni anche in forme anaplastiche.<br />

Il seminoma ha un aspetto morfologico differente, mostrandosi nei casi tipici come una massa<br />

giallastra e solida con occasionali aree necrotiche; alla microscopia è tipica l’organizzazione<br />

in nidi di cellule poligonali, chiare, con nucleo vescicoloso, circondate da setti fibrosi, nell’80%<br />

dei casi infiltrati da cellule infiammatorie costituite dal infociti T, plasmacellule e possibili granulomi<br />

(risposta B errata).<br />

Una metastasi da adenocarcinoma si mostrerebbe come una massa ghiandolare di cellule atipiche<br />

nel contesto di un parenchima testicolare normale (risposta C errata). Infine un quadro<br />

di atrofia testicolare mostra tubuli seminiferi atrofici e scarsità di spermatogoni e spermatociti,<br />

senza alcuna delle caratteristiche enunciate nel testo del quesito (risposta D errata).<br />

Scenario 2: Un paziente maschio di 83 anni rinviene sulla fronte una lesione cutanea di<br />

2,5 cm di diametro, rossastra, a contorno ben definito, con bordi pianeggianti e centro<br />

nodulare ulcerato.<br />

Domanda #8 (codice domanda: n.357) - (riferita allo scenario 2):<br />

Quale <strong>esame</strong> permette di porre diagnosi di certezza?<br />

A: tomografia ad emissione di positroni<br />

B: tomografia computerizzata total body<br />

C: <strong>esame</strong> istologico<br />

D: ecografia<br />

Risposta corretta: C<br />

L’<strong>esame</strong> cardine per diagnosticare ed assegnare un’entità precisa ad una lesione cutanea,<br />

dopo la valutazione clinica e dermatoscopica è ovviamente l’analisi istologica del materiale<br />

asportato (risposta C corretta). Le altre alternative sono assolutamente fuorvianti e non mostrano<br />

alcun ruolo in questo scenario (risposta A, B, D errate).<br />

Scenario 3: Un uomo deceduto all’età di 64 anni presentò, circa 10 anni prima del decesso,<br />

un deficit di memoria che riguardava inizialmente la memoria di fissazione. Con<br />

il peggiorare del disturbo, il linguaggio si fece sempre più povero e comparvero successivamente<br />

disorientamento spaziale e difficoltà a riconoscere i familiari, seguiti da<br />

fenomeni allucinatori e aggressività. Fu formulata diagnosi di Malattia di Alzheimer.<br />

Domanda #9 (codice domanda: n.358) - (riferita allo scenario 3):<br />

All’<strong>esame</strong> microscopico, quale dei seguenti reperti NON è tipico dell’encefalo nella Malattia<br />

di Alzheimer?<br />

pag. 418<br />

www.accademiamedici.it

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