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esame-commentato-2014

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aims<br />

scenario clinico descrive esattamente questi sintomi).<br />

Scenario 2: Si presenta in Pronto Soccorso un paziente di 45 anni, proveniente dal<br />

Perù, che presenta il seguente quadro sintomatologico: polmonite ad andamento protratto,<br />

con escavazione del petto, scarsa febbre, calo ponderale (circa 10 kg negli ultimi<br />

2 mesi).<br />

Domanda #8 (codice domanda: n.1014) - (riferita allo scenario 2):<br />

Tutte le seguenti ipotesi diagnostiche sono da prendere in considerazione tranne:<br />

A: tubercolosi<br />

B: malaria<br />

C: micosi Polmonari<br />

B: infezioni da micobatteri non tubercolari<br />

Risposta corretta: B<br />

Il quadro sintomatologico che viene descritto in questo caso clinico è un quadro legato ad una<br />

flogosi cronica del parenchima polmonare; il paziente presenta: scarsa febbre e calo ponderale<br />

(circa 10 kg negli ultimi 2 mesi), in associazione ad un riscontro, molto probabilmente<br />

radiografico, di polmonite con escavazione (altro reperto che indica l’evoluzione cronica di un<br />

processo flogistico polmonare). La nostra attenzione, per poter escludere una di queste ipotesi<br />

diagnostiche, si deve soffermare sia sul quadro clinico ma anche sullo Stato di provenienza<br />

del Paziente, che è il Perù. La Malaria è una parassitosi provocata da sporozoi appartenenti<br />

al genere Plasmodium, trasmessi all’uomo da zanzare femmine del genere Anopheles. È<br />

un’infezione diffusa in molte aree tropicali e sub tropicali infatti il continente maggiormente<br />

flagellato dalla malaria è quello Africano, dove la gran parte delle aree endemiche è concentrata<br />

nei Paesi sub-sahariani e centrali, e dove l’agente patogeno predominante è il Plasmodium<br />

Falciparum, la specie responsabile dei casi mortali per malaria (il Perù è uno stato dell’<br />

America del Sud in cui vi è un basso rischio di contrarre un’infezione da Plasmodium, ciò già<br />

ci aiuta a escludere la malaria come possibile diagnosi: risposta B). Il periodo di incubazione<br />

della malaria è 10-20 giorni; nel periodo di prima invasione il sintomo cardine è la febbre (che<br />

raggiunge rapidamente i 39-40 gradi) preceduta da brivido, accompagnata da cefalea, vomito,<br />

rachialgie, diarrea, herpes labiale, subittero e epatomegalia. La febbre può essere continua,<br />

continuo-remittente o irregolare. Segue alla fase iniziale un periodo di stato contrassegnato<br />

dalla triade brivido-febbre-sudorazione; l’accesso recidiva in terza/quinta o settima giornata<br />

(febbre terzana da Plasmodium vivax , ovale o falciparum) oppure in quarta e settima giornata<br />

(febbre quartana da Plasmodium malariae). Il decorso spontaneo, prescindendo dalle complicanze<br />

(rottura di milza, insufficienza renale acuta, emoglobinuria malarica), è favorevole: dopo<br />

il periodo di febbre continua e qualche accesso parossistico a tipo febbre terzana o quartana, il<br />

paziente diviene stabilmente apiretico. Successivamente, tuttavia, egli mostrerà nuovi episodi<br />

www.accademiamedici.it pag. 243

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