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esame-commentato-2014

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aims<br />

In questo caso l’emogasanalisi appartiene ad un paziente affetto da broncopneumopatia cronica<br />

ostruttiva che si caratterizza per la presenza di scambi gassosi alterati, a causa della<br />

ridotta ventilazione alveolare, ed in particolare ipossiemia associata ad ipercapnia più o meno<br />

compensata a seconda dei tempi di insorgenza del disturbo. L’emogasanalisi in questione<br />

mostra un pH nella norma con un livello di PaO2 ridotto, una PaCO2 aumentata assieme a<br />

dei bicarbonati aumentati, compatibile con la patologia di base del paziente ed espressione<br />

di una ipoventilazione alveolare cronica per cui si è già verificato il compenso renale, che si<br />

manifesta con l’aumentato livello di HCO3- e normalizzazione del pH (risposta B corretta). Il<br />

pH è nella norma, per cui i bicarbonati sono aumentati per il meccanismo di compenso e non<br />

perché causa del disturbo (risposta A errata). Non è presente acidosi metabolica in quanto i<br />

bicarbonati sono aumentati e non ridotti (risposta C errata). Non è presente alcalosi respiratoria<br />

poiché la PaCO2 è aumentata e non ridotta (risposta D errata).<br />

Domanda #7 (codice domanda: n.772) - (riferita allo scenario 2):<br />

Considerando l’anamnesi del paziente, l’obiettività riscontrata e i valori emogasanalitici:<br />

A: l’ipossia è tipica della broncopneumopatia cronica ostruttiva, soprattutto allo stadio<br />

avanzato<br />

B: visti i valori della PaO2 è sempre possibile escludere la broncopneumopatia cronico<br />

ostruttiva<br />

C: l’ipossia è causata sicuramente dal rialzo dei bicarbonati<br />

D: con un simile valore di PaO2 non si può parlare di ipossia, ma sempre e solo di fatica<br />

respiratoria<br />

Risposta corretta: A<br />

L’ipossia è definita come una riduzione dei normali livelli di ossiemia (80-100 mmHg) e si classifica<br />

in lieve, se inferiore ad 80 mmHg, ma maggiore di 60 mmHg: moderata, se compresa tra<br />

60 e 40 mmHg; severa se inferiore a 40 mmHg. Il meccanismo con cui si verifica l’ipossiemia<br />

è legato ad una alterata ventilazione polmonare che può essere determinata da un alterato<br />

rapporto di ventilazione/perfusione come si verifica nella broncopneumopatia cronica ostruttiva;<br />

dalla presenza di uno shunt vascolare o funzionale come nei pazienti affetti da fistole<br />

artero-venose polmonari o atelettasie polmonari da processi infettivi; da alterazione della diffusione<br />

alveolo capillare tipica dei pazienti affetti da interstiziopatie o enfisema polmonare; da<br />

ipoventilazione alveolare, come nei pazienti affetti da patologie neuromuscolari o pneumopatie<br />

croniche in fase molto avanzata.<br />

In questo caso l’ipossia presente nell’emogasanalisi è legata alla broncopneumopatia cronica<br />

ostruttiva in fase avanzata, a causa di un alterato rapporto ventilazione/perfusione che con il<br />

progredire della malattia provoca alterazione degli scambi gassosi.<br />

La diagnosi di Broncopatia cronica prescinde dalla PaO2, quindi i valori di PaO2 non servono<br />

per escluderla (risposta B errata).<br />

Il rialzo dei bicarbonati non determina un’ipossiemia, è solo un meccanismo di compenso re-<br />

www.accademiamedici.it pag. 191

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