14.11.2017 Views

esame-commentato-2014

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

aims<br />

Il trattamento più efficace per l’esofagite è la riduzione della secrezione acida (portare il pH<br />

gastrico al di sopra di 4 per almeno 12 ore) in modo da ridurre il reflusso di acido in esofago.<br />

Gli inibitori di pompa protonica agiscono inibendo l’enzima gastrico H+/K+-ATPasi (la pompa<br />

a protoni), catalizzatore dello scambio degli ioni H+ e K+. Questo crea un’inibizione efficace<br />

sulla secrezione acida. Perciò somministrare Inibitori di pompa protonica (PPI) a dosaggio<br />

pieno è la terapia idonea per la paziente descritta nel nostro scenario (risposta corretta: B).<br />

Il paziente dev’essere educato anche a mettere in atto misure igienico – dietetiche e comportamentali,<br />

come l’eliminazione di sostanze che riducono la pressione del LES (cioccolato,<br />

menta, alcool, caffè e fumo di sigaretta), la riduzione del contenuto lipidico nei pasti, in quanto<br />

i lipidi ritardano lo svuotamento gastrico, e l’elevazione della testata del letto in modo tale da<br />

ridurre il reflusso acido durante la notte. Nei casi in cui la terapia medica fosse controindicata<br />

o comunque poco efficace, il trattamento chirurgico, mai di prima scelta, previene il reflusso<br />

in esofago mediante plicatura del fondo gastrico attorno al tratto inferiore dell’esofago e sutura<br />

in situ. Questo porta ad un aumento di pressione nel versante esofageo dello sfintere,<br />

con miglioramento della sintomatologia (risposta A errata). La Vagotomia superselettiva è un<br />

intervento chirurgico per la terapia indiretta dell’ulcera peptica (risposta C errata). L’Idrossido<br />

di magnesio ai pasti protegge la mucosa esofagea dai danni del reflusso acido ma non agisce<br />

sulla produzione acida gastrica (risposta D errata).<br />

Domanda #70 (codice domanda: n.318):<br />

Un paziente di 68 anni giunge in Pronto Soccorso per comparsa di tumefazione dolente<br />

inguinale destra. Qual è la diagnosi più probabile?<br />

A: tumore del cieco<br />

B: ernia di Spigelio<br />

C: appendicite acuta<br />

D: ernia inguinale strozzata<br />

Risposta corretta: D<br />

In questo caso clinico bisogna individuare due dati chiave che ci consentono d’inquadrare il<br />

paziente: l’età e una tumefazione inguinale dolente. In riferimento alla localizzazione topografica<br />

possiamo escludere l’ernia di Spigelio che per definizione è più mediana (Risposta B<br />

errata), e l’appendicite acuta che, oltre ad essere poco probabile in un uomo di 68 anni, non si<br />

presenta come una tumefazione all’ispezione (Risposta C errata). Rimangono come alternative<br />

una neoformazione del cieco, che si localizza in fossa iliaca destra e non in sede inguinale<br />

(Risposta A Errata), ed una ernia inguinale strozzata, che si presenta tipicamente come una<br />

tumefazione inguinale dolente e non riducibile. Quest’ultima rappresenterà l’opzione da scegliere<br />

fra le alternative proposte (Risposta D corretta).<br />

www.accademiamedici.it pag. 61

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!