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esame-commentato-2014

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aims<br />

(risposta A errata), in seguito ad attivazione di un’infezione latente o all’acquisizione di virus<br />

dopo somministrazione di emoderivati. I pazienti manifestano odinofagia, dolore toracico,<br />

ematemesi e sintomi sistemici di infezione. L’<strong>esame</strong> endoscopico mostra ulcere serpiginose<br />

tendenti alla confluenza su mucosa esofagea normale. Il Lactobacillus è un microrganismo<br />

utile nel ridurre l’adesività gastrointestinale di specie patogene e non è responsabile di esofagite<br />

(risposta C errata) Le esofagiti batteriche da streptococco beta emolitico (cocco gram<br />

positivo) interessano prevalentemente i pazienti immuno-compromessi (risposta D errata). È<br />

importante ricordare che la causa più frequente di esofagite è l’eziologia non infettiva (reflusso<br />

gastro-esofageo, mucosite post-chemioterapia o post-radioterapia). Invece la causa in assoluto<br />

più frequente di esofagite infettiva è la Candida Albicans, che si osserva in pazienti<br />

immunodepressi.<br />

Domanda #31 (codice domanda: n.239):<br />

All’ecografia la miocardiopatia dilatativa presenta:<br />

A: incremento dello spessore parietale del ventricolo sinistro<br />

B: dilatazione ventricolare sinistra con alterazione della cinesi<br />

C: funzione sistolica normale o ridotta<br />

D: ipertrofia asimmetrica del setto<br />

Risposta corretta: B<br />

La Cardiomiopatia dilatativa è definita, nella classificazione del 2007 dell’ESC, come una patologia<br />

del miocardio, caratterizzata dall’aumento dei volumi del Ventricolo sinistro, o di entrambi<br />

i ventricoli, associata ad una riduzione della contrattilità, in assenza di cause apparenti<br />

che possano giustificare tale dilatazione e ipocontrattilità (risposta B corretta). La miocardiopatia<br />

dilatativa puó essere idiopatica, genetica o secondaria. Tra le miocardiopatie secondarie<br />

dobbiamo ricordare la cardiopatia ischemica, l’abuso di etanolo (miocardiopatia alcolica), i<br />

deficit alimentari (beriberi), le tachiaritmie e i chemioterapici. Non c’è di solito incremento dello<br />

spessore di parete (risposta A errata), la funzione contrattile (o sistolica) non è mai normale (risposta<br />

C errata). L’ipertrofia asimmetrica del setto è patognomonica di un’altra cardiomiopatia,<br />

quella ipertrofica (risposta D errata).<br />

Domanda #32 (codice domanda: n.240):<br />

Il soffio di Austin Flint è:<br />

A: un soffio telesistolico in crescendo-decrescendo evocato durante la manovra di<br />

Valsalva in caso di prolasso della valvola mitrale<br />

B: un evidente soffio diastolico apicale associato all’Insufficienza Mitralica<br />

pag. 32<br />

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