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esame-commentato-2014

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aims<br />

A: <strong>esame</strong> clinico, mammografia ed ecografia mammaria<br />

B: RM mammaria<br />

C: scintigrafia con tecnezio<br />

D: direttamente <strong>esame</strong> bioptico<br />

Risposta corretta: A<br />

Un lesione nodulare palpabile sospetta deve essere accuratamente valutata con <strong>esame</strong> clinico,<br />

mammografia ed ecografia. Se il sospetto di malignità è consistente, bisogna procedere<br />

all’accertamento istologico tramite ago-biopsia imaging-guidata. Qualora venga accertata la<br />

presenza di una neoplasia, si procederà alla sua asportazione completa, dopo aver valutato<br />

l’interessamento dei linfonodi ascellari, e alla sua stadiazione. Di norma, su tutte le pazienti<br />

con neoplasie ad alto potenziale metastatico (grading elevato all’<strong>esame</strong> istologico, tumore<br />

primitivo localmente avanzato, presenza di metastasi linfonodali ascellari, ecc.), vengono<br />

eseguite Rx torace, ecografia epatica e scintigrafia ossea per escludere metastasi a distanza<br />

negli organi preferenzialmente colpiti da questa neoplasia. Altri esami diagnostici vengono<br />

eseguiti sulla base dei rilievi clinici della paziente (esempio: TC con mdc o meglio RM del cranio<br />

in presenza di sintomi neurologici per escludere la presenza di localizzazioni secondarie<br />

intracraniche).<br />

La risonanza magnetica mammaria è una tecnica molto sensibile e specifica per la diagnosi<br />

di neoplasia mammaria, anche in fase precoce, ma trattandosi di una tecnica molto costosa e<br />

non disponibile in tutti i centri, non è attuabile in tutte le pazienti con sospetta neoplasia mammaria.<br />

Ha delle precise indicazioni di seguito riportate:<br />

- sorveglianza di pazienti ad elevato rischio (es. portatrici mutazioni BRCA1-BRCA2);<br />

- studio della mammella in pazienti portatrici di protesi mammarie (noduli sospetti peri-protesici);<br />

- studio di lesioni multifocali e multicentriche;<br />

- discordanza tra i reperti mammografici e i reperti ecografici;<br />

- stadiazione accurata di tumori con sospetta infiltrazione della parete muscolare toracica;<br />

- valutazione dell’effetto della chemioterapia neo-adiuvante nei tumori localmente avanzati,<br />

valutando la variazione del volume tumorale pre-trattamento e post-trattamento;<br />

- studio della mammella già trattata per carcinoma (è l’<strong>esame</strong> più accurato nel distinguere la<br />

recidiva locale da esiti cicatriziali post-trattamento);<br />

- ricerca di tumori primitivi occulti mammari, in caso di riscontro di metastasi linfonodali o a<br />

distanza compatibili con primitività mammaria ed esami mammografico ed ecografico negativi.<br />

Domanda #5 (codice domanda: n.1288) - (riferita allo scenario 1):<br />

In quale situazione clinica è corretto richiedere la RM mammaria?<br />

A: solo in donne con assenza di familiarità per carcinoma mammario<br />

B: ricerca di multicentricità, multifocalità, bilateralità, in caso di neoplasie già diagnosticate<br />

con tecniche tradizionali<br />

pag. 524<br />

www.accademiamedici.it

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