14.11.2017 Views

esame-commentato-2014

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

aims<br />

fibre). Il danno metabolico determina una degenerazione dell’assone che inizia dalla porzione<br />

più distale del nervo periferico, con un andamento progressivo disto-prossimale. Nella forma<br />

mista questo si traduce clinicamente nella presenza di deficit di tutte le modalità sensoriali “a<br />

calza” o “a guanto”, parestesie e abolizione dei riflessi che coinvolgono le porzioni distali degli<br />

arti e sono molto più frequenti dei sintomi motori (risposta C errata). Generalmente i tronchi<br />

nervosi degli arti inferiori vengono coinvolti prima e più severamente (risposta A esatta), in<br />

quanto costituiti da assoni più lunghi e con terminali assonici più lontani dal pirenoforo, centro<br />

metabolico del neurone. Nella forma a piccole fibre predomina invece la presenza di dolore<br />

neuropatico, mentre l’ipoestesia è solo termodolorifica (con risparmio della propriocezione)<br />

e i riflessi sono conservati. Esiste anche una forma di neuropatia diabetica autonomica con<br />

disfunzione erettile, incontinenza vescicale, ipotensione ortostatica, sincopi etc (risposta B<br />

falsa perché vi è interessamento del sistema nervoso autonomo). Esistono forme, più rare, di<br />

neuropatia diabetica con andamento asimmetrico (risposta D errata). Tra queste la più comune<br />

è la neuropatia del III nervo cranico, con buona prognosi, che caratteristicamente colpisce<br />

il contingente motorio, causando ptosi mentre risparmia la componente parasimpatica del<br />

nervo, mantenendo normale il riflesso pupillare alla luce. Altra condizione asimmetrica legata<br />

al diabete è la “amiotrofia diabetica”, o neuropatia motoria prossimale acuta, che colpisce il<br />

plesso lombosacrale unilateralmente, causando deficit sensitivi, dolore, deficit di forza e atrofia<br />

a livello della coscia.<br />

Domanda #3 (codice domanda: n.1085):<br />

La malattia di Charcot-Marie-Tooth:<br />

A: è una patologia del motoneurone<br />

B: è una patologia del sistema nervoso periferico<br />

C: interessa prevalentemente gli arti superiori<br />

D: è una patologia legata all’abuso alcolico<br />

Risposta corretta: B<br />

Il termine Charcot-Marie-Tooth (CMT) identifica un gruppo di neuropatie ereditarie clinicamente<br />

e geneticamente eterogenee che interessano il contingente sensitivo e motorio del nervo<br />

periferico (risposta B esatta). Le forme demielinizzanti di CMT (CMT1) sono le più frequenti,<br />

caratterizzate da una neuropatia demielinizzante autosomica dominante con esordio intorno<br />

alla II decade di vita. La maggior parte dei pazienti mostra il fenotipo “classico” di CMT1 con<br />

sofferenza che coinvolge soprattutto le fibre motorie con conseguenti deficit motori e atrofia<br />

muscolare a partire dagli arti inferiori, più severamente colpiti (risposta C errata). L’atrofia<br />

caratteristicamente risparmia i due terzi superiori della coscia, conferendo alla gamba un<br />

aspetto a bottiglia rovesciata, mentre vi possono essere deformità scheletriche come le dita a<br />

martello o il piede cavo. Più tardivamente insorgono anche disturbi sensitivi, che coinvolgono<br />

soprattutto la sensibilità profonda e la propriocezione. Lo studio delle velocità di conduzione<br />

motoria coadiuva la diagnosi dimostrando un grave rallentamento della velocità di conduzione<br />

www.accademiamedici.it pag. 257

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!