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esame-commentato-2014

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aims<br />

Risposta corretta: B<br />

Per motivi ancora non completamente chiariti, una certa percentuale di soggetti affetti da iperuricemia<br />

persistente sviluppa dopo un certo tempo, generalmente anni, spesso anche 10 o<br />

20, dei depositi tissutali di urato monosodico (UMS), chiamati “tofi”, passando da una malattia<br />

caratterizzata da attacchi acuti alla cosiddetta gotta cronica. Tra le risposte presenti quella<br />

più verosimile è la B (10 anni), infatti il tempo di insorgenza dei tofi, pur essendo variabile, è<br />

piuttosto lungo e dura svariati anni (questo esclude l’ipotesi della durata di mesi o settimane),<br />

essendo correlato con la gravità della malattia (progressione più rapida nei casi di gotta più<br />

grave), tuttavia 40 anni di sviluppo sono un tempo esageratamente elevato per la progressione<br />

della malattia.<br />

Scenario 8: Un camionista di 35 anni, dopo aver guidato la sera precedente con il finestrino<br />

abbassato, si è svegliato la mattina con l’impossibilità a chiudere la palpebra<br />

sinistra e con un’asimmetria della rima orale per spianamento del solco naso-labiale a<br />

sinistra. Visitato in Pronto Soccorso, il neurologo ha posto diagnosi di “paralisi di Bell”<br />

e ha consigliato esami da effettuare con urgenza differibile. L’uomo giunge nell’ambulatorio<br />

del medico di famiglia.<br />

Domanda #30 (codice domanda: n.177) - (riferita allo scenario 8):<br />

Cosa si intende per “paralisi di Bell”?<br />

A: crisi epilettiche focali dell’emivolto<br />

B: deficit contemporaneo delle tre branche trigeminali<br />

C: distonia dell’emivolto<br />

D: paralisi idiopatica del VII nervo cranico<br />

Risposta corretta: D<br />

La paralisi di Bell è una paralisi acuta periferica del nervo facciale (VII nervo cranico). Il paziente<br />

mostra una paralisi del muscolo orbicolare sinistro dell’occhio con impossibilità a chiudere<br />

la palpebra sinistra e un coinvolgimento dei muscoli mimici con spianamento del solco<br />

naso – labiale sinistro, reperti riconducibili ad un interessamento patologico del nervo facciale<br />

di sinistra. Se il paziente avesse avuto un deficit delle tre branche trigeminali ci avrebbero descritto<br />

un’anestesia tattile e termodolorifica dell’emivolto omolaterale alla lesione con difficoltà<br />

della masticazione (risposta B errata), mentre in caso di distonia dell’emivolto ci sarebbe stata<br />

una contrazione prolungata a caricoadella muscolatura facciale con deformazione dell’emivolto<br />

(risposta C errata). Possiamo escludere anche le crisi epilettiche focali dell’emivolto le quali,<br />

oltre a presentarsi con alterazioni sensitive o contrazioni tonico-cloniche a carico dell’emivolto<br />

non descritte nel nostro paziente (risposta A errata), sono abbastanza caratteristiche dell’Epilessia<br />

a punte rolandiche, tipica dell’infanzia.<br />

www.accademiamedici.it pag. 83

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