14.11.2017 Views

esame-commentato-2014

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

aims<br />

altre terapie più efficaci.<br />

La scintigrafia ossea è indicata in caso di sospette localizzazioni metastatiche nello scheletro.<br />

L’ecografia non è sufficientemente sensibile per una accurata stadiazione ma a volte si rende<br />

necessaria come completamento diagnostico per la valutazione delle lesioni focali epatiche di<br />

natura non identificabile sulla base delle sole immagini della TC di stadiazione (diagnosi differenziale<br />

di metastasi epatiche con angiomi, iperplasie nodulari focali e altre lesioni primitive<br />

epatiche maligne e benigne) (risposta A errata).<br />

La Risonanza Magnetica trova impiego nella valutazione del carcinoma del retto, per valutare<br />

l’estensione locale (il T) e l’interessamento dei linfonodi loco-regionali (l’N) in maniera più<br />

accurata rispetto alla TC per via della miglior risoluzione di contrasto, ma non è sufficiente da<br />

sola a determinare l’M (risposta D errata).<br />

L’Rx torace non è utile perché poco sensibile nell’identificare le metastasi (ricorda: eccetto il<br />

carcinoma del terzo inferiore del retto, il cancro del colon-retto non metastatizza quasi mai al<br />

polmone, a meno che non abbia già metastatizzato al fegato) (risposta C errata).<br />

Domanda #2 (codice domanda: n.1282):<br />

Qual è il trattamento adiuvante più indicato per il carcinoma del retto localmente avanzato<br />

(pT3-T4)?<br />

A: chemioterapia + Radioterapia<br />

B: sola chemioterapia<br />

C: sola ormonoterapia<br />

D: sola radioterapia<br />

Risposta corretta: A<br />

Il tumore del retto localmente avanzato, per via della sede anatomica ottimale (scavo pelvico,<br />

lontano dalle anse dell’intestino tenue, la cui mucosa è estremamente radio-sensibile) può<br />

beneficiare di un trattamento combinato radio-chemioterapico (le due modalità sono sinergiche,<br />

la chemioterapia sensibilizza le cellule tumorali agli effetti lesivi della radioterapia). Il<br />

trattamento radio-chemioterapico può essere eseguito prima della chirurgia (trattamento neoadiuvante)<br />

permettendo una regressione della neoplasia, che potrà quindi essere asportata<br />

con un intervento meno demolitivo; oppure dopo l’intervento chirurgico (trattamento adiuvante)<br />

permettendo di ridurre il rischio di recidiva locale ed aumentare la sopravvivenza libera da<br />

malattia, e in qualche caso permettere la guarigione del paziente. La scelta di eseguire trattamento<br />

neoadiuvante o adiuvante viene effettuata caso per caso da un team multidisciplinare<br />

che comprende il chirurgo, l’oncologo e il radioterapista.<br />

pag. 522<br />

www.accademiamedici.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!