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esame-commentato-2014

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aims<br />

indicato, in tutte le età.<br />

La risposta C è falsa: non ci dicono se il paziente sia sintomatico (angor o dispnea), tuttavia<br />

la valutazione del rischio cardiologico richiede in primo luogo un test funzionale (ad esempio<br />

un ECG da sforzo).<br />

La risposta D è falsa, poiché ci dicono che il suo diabete è compensato: la consulenza diabetologica<br />

viene richiesta di solito nei casi in cui l’emoglobina glicata (HbA1c) è molto elevata,<br />

indicando che il controllo a lungo termine del diabete non è stato adeguato e ciò si associa ad<br />

un rischio maggiore di iperglicemia intraoperatoria, complicanze e outcome peggiori.<br />

Domanda #10 (codice domanda: n.375) - (riferita allo scenario 4):<br />

Nello scenario descritto:<br />

A: è indicata l’esecuzione degli esami ematici preoperatori<br />

B: l’esecuzione degli esami ematici preoperatori non è prevista, poiché il risultato non<br />

cambierebbe il decorso della patologia di base del paziente<br />

C: è indispensabile la ricerca preoperatoria della mutazione di Leiden, responsabile<br />

dell’alterazione del fattore V della coagulazione<br />

D: l’esecuzione degli esami ematici preoperatori è prevista solo per i pazienti affetti da<br />

sindrome di Cushing.<br />

Risposta corretta: A<br />

L’ultima parte dello scenario riguarda ancora la gestione preoperatoria di un intervento in<br />

elezione. Come detto anche precedentemente i parametri presi in considerazione per l’individuazione<br />

degli esami necessari sono la classificazione ASA, la complessità degli interventi<br />

chirurgici e la patologia da trattare: una volta stratificato il paziente per queste classi di rischio,<br />

su tutte le linee guida disponibili si possono trovare tabelle con le raccomandazioni degli esami<br />

preoperatori da eseguire. Il paziente deve essere sottoposto a chirurgia maggiore (grado<br />

4 della classificazione NHS della complessità delle procedure chirurgiche) per un tumore al<br />

colon destro e lo possiamo classificare come ASA II (ha una malattia sistemica lieve e compensata<br />

che non limita le sue attività). La risposta corretta è la A, sia per la classe di rischio in<br />

cui si trova il paziente sia perché è stato calcolato che un valore alterato all’emocromo o agli<br />

esami della coagulazione e biochimici modifica il management clinico fino al 10% dei casi ed<br />

è responsabile di una percentuale variabile di complicanze (risposta 2 errata). La risposta C<br />

è errata in quanto il paziente non ha mai avuto episodi di tromboembolismo venoso ricorrente<br />

e non ha riferito familiarità per la mutazione del fattore V di Leiden, che, nonostante sia frequente,<br />

non si ricerca mai di routine. La risposta D è sbagliata in quanto, come detto precedentemente,<br />

gli esami ematici preoperatori sono previsti in base al tipo di intervento chirurgico<br />

programmato, alla patologia e alla classificazione dello stato fisico ASA.<br />

www.accademiamedici.it pag. 427

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