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esame-commentato-2014

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aims<br />

ferma col ginocchio la parte posteriore della coscia e comprime l’articolazione premendo la<br />

pianta del piede. Poi ruota la tibia all’interno o all’esterno. In caso di lesione al menisco interno,<br />

la rotazione esterna forzata del piede causa dolore sull’emirima articolare interna. In caso di<br />

lesione al menisco esterno, la rotazione interna accentua il dolore. La manovra può essere<br />

eseguita a diversi gradi di flessione per esplorare diverse regioni meniscali.<br />

Il test di Steinmann infine viene eseguito a paziente sdraiato sul lettino, ginocchio flesso a 90°<br />

e cadente dal lettino. L’esaminatore afferra il piede del paziente ed extraruota ed intraruota la<br />

tibia: l’evocazione di dolore nelle regioni interne o esterne dell’interlinea articolare è sinonimo<br />

di dolore del menisco corrispondente.<br />

Il test di Trendelemburg (risposta corretta) non viene utilizzato per la valutazione della patologia<br />

meniscale bensì nella diagnosi di malattia varicosa.<br />

Domanda #8 (codice domanda: n.916) - (riferita allo scenario 3):<br />

Quale terapia deve essere evitata nel caso di blocco articolare con sospetta lesione<br />

meniscale?<br />

A: immobilizzazione in una doccia posteriore in caso di persistenza del blocco dopo<br />

cauti tentativi di riduzione<br />

B: effettuazione di manipolazioni violente in fase acuta<br />

C: artrocentesi in caso di cospicuo versamento<br />

D: rivalutazione medica dopo circa 24 ore per escludere lesioni legamentose occulte<br />

Risposta corretta: B<br />

Il blocco articolare meccanico in flessione, descritto dal paziente come impossibilità ad estendere<br />

completamente il ginocchio, è il sintomo più peculiare della sindrome meniscale, sia essa<br />

di origine traumatica o degenerativa. Tale blocco, dovuto all’interposizione di una porzione di<br />

menisco fra femore e tibia, può accompagnarsi ad idrartro. Per tale motivo, in caso di cospicuo<br />

versamento articolare può rendersi opportuna un’artrocentesi. In fase acuta è imperativo<br />

evitare manipolazioni violente (risposta corretta). È possibile tentare di ridurre con opportune<br />

manovre il blocco articolare, in quanto la persistenza di tale blocco fissa il ginocchio in una posizione<br />

flessa, che se da un lato ostacola fortemente la deambulazione, dall’altro espone il ginocchio<br />

stesso ad un aumentato rischio di lesioni condrali. Qualora persista il blocco articolare<br />

dopo cauti tentativi di riduzione, è opportuno immobilizzare l’arto in valva gessata, in attesa<br />

dell’intervento artroscopico definitivo. Le lesioni meniscali traumatiche possono presentarsi in<br />

forma isolata o associate a lesioni legamentose, soprattutto del legamento crociato anteriore.<br />

La valutazione clinica della stabilità articolare può essere impossibilitata nell’immediato periodo<br />

post-traumatico dalla sintomatologia dolorosa. Per escludere una lassità legamentosa<br />

occulta può essere quindi necessaria una rivalutazione medica differita.<br />

Scenario 4: Una donna di 30 anni si presenta per una valutazione fisiatrica indirizzata<br />

pag. 478<br />

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