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esame-commentato-2014

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aims<br />

(risposta C errata) e con il T1c di un tumore superiore a 1 cm ma inferiore a 2 cm (risposta B<br />

errata). Il T2 è usato per i tumori superiori a 2 cm (≥2,1 cm) ma inferiori a 5 cm, che è il caso<br />

del nostro scenario (tumore di 2.5 cm) e quindi la risposta corretta è la D.<br />

Scenario 5: Una donna di 76 anni in buona salute soffre da qualche settimana per un<br />

dolore lancinante, trafittivo, parossistico che si irradia dalla regione auricolare sinistra<br />

alla mandibola omolateralmente, della durata di pochi secondi ma ricorrente. Ha notato<br />

che lavare il viso con l’acqua fredda o frizionare la mandibola può scatenare l’attacco<br />

doloroso.<br />

Domanda #23 (codice domanda: n.166) - (riferita allo scenario 5):<br />

Che cosa sospetta il medico?<br />

A: nevralgia III branca trigeminale sinistra<br />

B: ascesso dentale<br />

C: sindrome di Ménière<br />

D: rottura di aneurisma arteria carotide esterna sinistra<br />

Risposta corretta: A<br />

Nello scenario descritto l’interessamento della regione auricolare e mandibolare omolaterale<br />

corrisponde alla innervazione della branca sensitiva mandibolare V3 del nervo trigemino (V<br />

nervo cranico). La presenza di dolore unilaterale di intensità elevata a parossismi di breve<br />

durata (secondi) come sintomo preponderante e l’età superiore ai 50 anni in un soggetto di<br />

sesso femminile sono patognomonici di nevralgia del trigemino (risposta A corretta). La nevralgia<br />

trigeminale è una patologia caratterizzata da crisi ripetute di dolore improvviso, lancinante,<br />

parossistico, di pochi secondi, con distribuzione in una o più branche trigeminali (oftalmica<br />

V1 -meno frequentemente-, mascellare V2 -maggioranza dei casi-, mandibolare V3) che non<br />

si diffonde contro lateralmente e solitamente non disturba il sonno. Il dolore può insorgere<br />

spontaneamente o essere scatenato da stimolazioni tattili, come lavarsi il volto, struccarsi o<br />

addirittura parlare, in aree muco-cutanee ad innervazione trigeminale (aree trigger) che non<br />

necessariamente coincidono col territorio in cui viene avvertito il parossismo doloroso. L’eziopatogenesi<br />

più frequente è dovuta ad un conflitto neurovascolare tra un’arteria (più spesso la<br />

cerebellare superiore, ma talora possono essere coinvolte l’arteria cerebellare antero-inferiore<br />

o l’arteria basilare) ed il nervo trigemino all’emergenza dal tronco encefalico che caratterizza<br />

la forma di Nevralgia Trigeminale (NT) definita Classica o Idiopatica. Più raramente la NT può<br />

essere “secondaria” a placche di sclerosi multipla o aree di gliosi site nel tronco encefalico<br />

o a tumori dell’angolo ponto-cerebellare. Il denominatore comune di tutte queste forme è la<br />

presenza di demielinizzazione focale (a patogenesi compressiva nel caso di conflitto o tumori,<br />

autoimmune nel caso di Sclerosi Multipla) che facilita la formazione di scariche ectopiche ad<br />

alta frequenza determinanti la sensazione dolorosa, trasmissione efaptica.<br />

pag. 78<br />

www.accademiamedici.it

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