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esame-commentato-2014

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aims<br />

Domanda #8 (codice domanda: n.1136) - (riferita allo scenario 7):<br />

Qual è l’atteggiamento più prudente?<br />

A: aumentare immediatamente il dosaggio della terapia anti-coagulante<br />

B: effettuare uno studio ecografico accurato del cuore e dei tronchi sovra-aortici<br />

C: rassicurare il paziente, in quanto gli episodi di amaurosi fugace sono dovuti a disturbi<br />

della vascolarizzazione cervico-basilare<br />

D: effettuare una tomografia ottica a luce coerente<br />

Risposta corretta: B<br />

Nello scenario descritto il paziente è affetto da fibrillazione atriale cronica (tachiaritmia sopraventricolare<br />

dovuta a patologie cardiache quali scompenso, ipertensione arteriosa, valvulopatie<br />

ma anche a patologie tiroidee, gastriche o di altra origine). La fibrillazione atriale<br />

può favorire la comparsa di embolie e per tale motivo il paziente deve effettuare una terapia<br />

anticoagulante che prevenga la formazione di trombi e quindi di emboli. Il paziente riferisce al<br />

medico di aver avuto degli episodi di amaurosi fugace da un occhio nell’ultima settimana. L’amaurosi<br />

fugace o cecità monoculare transitoria consiste in una riduzione dell’acuità visiva, di<br />

durata variabile da pochi secondi a qualche minuto, ed è dovuta ad un’ipoperfusione improvvisa<br />

e transitoria del bulbo oculare, secondaria ad embolia. L’aumento della dose di anticoagulante<br />

rischierebbe solo di aumentare gli effetti collaterali legati alla terapia (come il rischio<br />

emorragico), senza portare reale beneficio al paziente (risposta A errata). Nella maggior parte<br />

dei casi l’amaurosi fugace è secondaria ad una stenosi ateromatosa, situata all’origine dell’arteria<br />

carotide interna, omolaterale all’occhio affetto dalla transitoria cecità. Da ciò deriva che<br />

l’atteggiamento più prudente è quello di effettuare uno studio accurato del cuore e dei trochi<br />

sovraortici, per controllare che non ci siano disturbi del flusso ematico carotideo, che possano<br />

causare, per embolizzazione, una ischemia retinica (da occlusione arteriosa retinica) o del<br />

nervo ottico (risposta B corretta).<br />

La circolazione vertebro-basilare non viene generalmente correlata ai disturbi che portano ad<br />

amaurosi, dovuti invece ad embolie retiniche (risposta C errata).<br />

Infine attraverso la Tomografia ottica a luce coerente non si valuta la circolazione (risposta D<br />

errata).<br />

Scenario 8: Un giovane paziente con diabete mellito di tipo 1 chiede informazioni sulla<br />

sua prognosi. È interessato in particolar modo alla sua vista e a come salvaguardarla.<br />

Domanda #9 (codice domanda: n.1137) - (riferita allo scenario 8):<br />

Quale tra questi fattori è considerato più importante nello sviluppo della retinopatia<br />

diabetica?<br />

www.accademiamedici.it pag. 387

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