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esame-commentato-2014

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aims<br />

Risposta corretta: B<br />

L’ipertensione arteriosa può essere “secondaria”, se si individua una causa che la determina<br />

o “essenziale”, quando invece non appare essere secondaria a nessuna altra condizione<br />

patologica. Quest’ultima è sicuramente la condizione più frequente (risposta B corretta), ma<br />

per poter parlare di ipertensione essenziale si deve prima escludere qualsiasi altra causa responsabile<br />

di forme secondarie. Ci sono diverse patologie endocrine (risposta A errata), che<br />

possono avere, tra le loro conseguenze, l’insorgenza di ipertensione. A tale proposito ricordiamo<br />

i disordini legati al sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone: per esempio, una situazione<br />

di iperaldosteronismo primitivo dovuto ad un adenoma surrenalico (Sindrome di Conn)<br />

oppure ad un’iperplasia bilaterale nodulare delle cellule della corticale del surrene; anche un<br />

feocromocitoma può determinare ipertensione, attraverso la produzione eccessiva di neurotrasmettitori<br />

del sistema adrenergico. Un’altra causa possibile di ipertensione secondaria, è<br />

la stenosi di una o entrambe le arterie renali (risposta C errata), che determina un’attivazione<br />

impropria del sistema RAA, e quindi ipertensione. Questa però non è di certo la causa più<br />

frequente. Pertanto, è spesso possibile risalire alla causa dell’ipertensione (risposta D errata)<br />

e dobbiamo ricordare che le forme secondarie vanno sospettate soprattutto quando l’ipertensione<br />

insorge in età relativamente giovane.<br />

Scenario 1: Paziente di sesso femminile di 75 anni, con diabete di tipo 2 (Hb glicata = 7)<br />

e ipertensione (PA = 150/90).<br />

Domanda #3 (codice domanda: n.784) - (riferita allo scenario 1):<br />

Quale delle seguenti affermazioni riguardo La terapia antipertensiva con farmaci che<br />

riducono la proteinuria è CORRETTA ?<br />

A: l’uso combinato di un ACE-inibitore e un sartano non riduce la proteinuria<br />

B: la riduzione della proteinuria comporta minor rischio di insufficienza renale e dialisi<br />

C: la riduzione della proteinuria è utile nella prevenzione di eventi cardiovascolari<br />

D: l’uso combinato di un ACE-inibitore e un sartano: riduce la proteinuria, aumenta il<br />

rischio di insufficienza renale acuta e dialisi, e non diminuisce il rischio di eventi cardiovascolari<br />

Risposta corretta: D<br />

In questa paziente l’uso combinato di un sartano e un ACE-inibitore non è certamente indicato:<br />

poiché da un lato, riduce la proteinuria (risposta A errata) e i valori di PA, dall’altro aumenta di<br />

molto il rischio di portare il paziente ad uno stato di insufficienza renale acuta (IRA) e, in ultima<br />

analisi, alla dialisi. Inoltre, è stata dimostrata per i sartani e per gli ACE inibitori un’efficacia<br />

nel ridurre il rischio di eventi CV, anche se la loro azione combinata, non solo non produce un<br />

effetto sinergico in tal senso, ma addirittura va nella direzione opposta, peggiorando la funzionalità<br />

renale e aumentando il profilo di rischio CV considerevolmente. La riduzione della<br />

www.accademiamedici.it pag. 179

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