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esame-commentato-2014

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aims<br />

Risposta corretta: C<br />

L’iter diagnostico della Sindrome di Cushing inizia con la dimostrazione delle secrezione autonoma<br />

(cioè indipendente dalle esigenze dell’organismo) di cortisolo. Questo si ottiene dimostrando<br />

la positività ad almeno due test tra: cortisoluria delle 24 ore; dosaggio del cortisolo<br />

salivare o plasmatico alle ore 24; test di soppressione con basse dosi di d<strong>esame</strong>tasone (Test<br />

di Nugent). Per comprendere il test di soppressione dobbiamo sapere che il d<strong>esame</strong>tasone ha<br />

un elevato potere glucocorticoide, per cui se somministrato dall’esterno non verranno prodotti<br />

i glucocorticoidi endogeni; inoltre le tecniche di dosaggio del cortisolo plasmatico riescono a<br />

discriminare tra il cortisolo endogeno e il d<strong>esame</strong>tasone esogeno. Nel test di Nugent si somministra<br />

1 mg di d<strong>esame</strong>tasone alle ore 22.00 circa della sera e si dosa la cortisolemia alle ore 8<br />

del mattino successivo. In un soggetto con normale funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene,<br />

il d<strong>esame</strong>tasone andrà a legare il recettore per i glucocorticoidi nell’ipotalamo e nell’ipofisi,<br />

sopprimendo la produzione di CRH e di ACTH. La riduzione dei livelli di ACTH determinerà un<br />

conseguente calo dei valori di cortisolo rilevabili già dal mattino successivo con un dosaggio<br />

specifico del cortisolo plasmatico (risposta C corretta). Effettuare un dosaggio del cortisolo ad<br />

un orario diverso può portare a risultati non interpretabili (risposte A,B,D errate).<br />

Scenario 3: Una donna di 21 anni ha recentemente ricevuto una diagnosi di diabete<br />

mellito. La glicemia a digiuno è 211 mg/dL.<br />

Domanda #7 (codice domanda: n.634) - (riferita allo scenario 3):<br />

Quale test è opportuno prescrivere per confermare la diagnosi di diabete mellito di tipo 1?<br />

A: anticorpi anti-glutammatodecarbossilasi (anti-GAD65)<br />

B: sequenziamento gene per HLA-DR<br />

C: insulinemia plasmatica a digiuno<br />

D: anticorpi anti-insulina<br />

Risposta corretta: A<br />

Gli anticorpi anti-gammaglutamatodecarbossilasi (Anti GAD65) sono positivi nel 70% dei pazienti<br />

affetti da diabete mellito tipo 1. Essi indicano la presenza di una reazione autoimmunitaria<br />

anti-insula (l’enzima GAD è presente nelle isole di Langherans), in corso al momento<br />

dell’osservazione (risposta A corretta). Il sequenziamento del gene per HLA-DR è utile per<br />

definire la presenza di una predisposizione allo sviluppo di diabete mellito tipo 1, ma non è<br />

altrettanto utile ai fini della diagnosi. Infatti, il 90% dei pazienti affetti da diabete è portatore<br />

dell’aplotipo DR3-DQ2 o DR4-DQ8, ma tali combinazioni sono presenti anche nel 30-40% dei<br />

soggetti non affetti da diabete (risposta B errata).<br />

L’insulinemia plasmatica a digiuno può essere utile per definire la capacità di secrezione insulinica<br />

endogena, ma non per distinguere un diabete mellito di tipo 1 da quello di tipo 2; infatti,<br />

molti pazienti con diabete mellito tipo 2 hanno, già alla diagnosi, un deficit di secrezione insu-<br />

www.accademiamedici.it pag. 161

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