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esame-commentato-2014

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aims<br />

nella diagnosi di ipertensione arteriosa secondaria a stenosi dell’arteria renale (risposta C).<br />

Domanda #9 (codice domanda: n.1055) - (riferita allo scenario 5):<br />

Qual è il primo approccio terapeutico in questo tipo di paziente?<br />

A: sospendere antipertensivi che assume da tempo per ripristino valori pressori<br />

B: trattamento dell’anemia<br />

C: correggere la volemia, sospendere i farmaci nefrotossici, aggiustare il dosaggio dei<br />

farmaci somministrati e controllare la diuresi<br />

D: programmare un piano per trattamento emodialitico<br />

Risposta corretta: C<br />

La risposta corretta racchiude l’approccio terapeutico completo ed integrato in questo caso<br />

clinico. La sola correzione dell’anemia non sarebbe sufficiente (risposta B), così come l’atteggiamento<br />

di “wait and see” dopo la ovvia sospensione della terapia antiipertensiva (risposta<br />

A). Da escludere la possibilità di programmare in prima istanza un trattamento sostitutivo<br />

(dialisi), che andrebbe preso in considerazione allorquando il trattamento conservativo fallisse<br />

(risposta D). Tuttavia sarebbe più appropriato sostituire l’aggettivo “primo” con “più corretto”<br />

perché come trattamento terapeutico di prima istanza si potrebbe anche correggere l’anemia<br />

e sospendere i farmaci antiipertensivi. In realtà la risposta C è l’approccio terapeutico più appropriato<br />

e più corretto.<br />

Scenario 6: Un ragazzo di 35 anni giunge all’osservazione del medico per un senso<br />

di peso in sede lombare bilateralmente presente da circa un anno e oggi divenuto più<br />

intenso, tanto da riferirlo come dolore gravativo. Il paziente riferisce un episodio di<br />

emissione di urine scure nella settimana precedente e poliuria. Nella storia clinica del<br />

paziente non sono presenti patologie degne di nota ma la familiarità è positiva per nefropatia<br />

cistica. La PA è 150/95 mmHg, la FC è 80 bpm, la TC 36,5 °C. Con la palpazione<br />

bimanuale è possibile apprezzare l’aumento di volume dei reni bilateralmente. Gli esami<br />

ematochimici evidenziano emocromo nella norma, creatininemia 1,6 mg/dl, azotemia<br />

98 mg/dl. Esame urine: microematuria, Peso specifico < 1007.<br />

Domanda #10 (codice domanda: n.1058) - (riferita allo scenario 6):<br />

Alla luce degli esami ematochimici viene eseguita un’ecografia dell’addome completo<br />

che evidenzia aumento di volume dei reni di probabile natura policistica bilateralmente<br />

e formazioni cistiche a carico anche del fegato. Qual è l’ipotesi diagnostica più probabile?<br />

www.accademiamedici.it pag. 253

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