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esame-commentato-2014

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aims<br />

che il paziente dovrebbe astenersi dal fumare dalle 6 alle 8 settimane prima dell’intervento in<br />

quanto il fumo di sigaretta aumenta la produzione di secrezioni e ne riduce la clearance, inoltre<br />

aumenta il danno ossidativo, riducendo gli antiossidanti dell’organismo. Smettere di fumare<br />

anche solo per 24 ore prima dell’intervento ha effetti benefici sulla capacità dell’emoglobina<br />

di trasportare l’ossigeno: infatti un’inalazione acuta di fumo di sigaretta rilascia monossido di<br />

carbonio, che aumenta la carbossiemoglobina, ossido nitrico e nitriti, che possono portare alla<br />

formazione di metaemoglobina.<br />

La risposta B è falsa in quanto il paziente ha posizionato lo stent 12 anni fa e la doppia antiaggregazione<br />

in caso di stent medicato va tenuta per un anno.<br />

La risposta C è falsa perché, nonostante non ci dicano lo stadio della malattia, se il paziente è<br />

stato candidato all’intervento, possiamo ipotizzare che la patologia non è ancora in uno stadio<br />

avanzato.<br />

Infine la risposta D è vera: le linee guida dell’American College of Cardiology e American Heart<br />

Association raccomandano di non sospendere l’aspirina in prevenzione secondaria prima di<br />

un intervento chirurgico.<br />

Domanda #9 (codice domanda: n.374) - (riferita allo scenario 4):<br />

Nello scenario descritto:<br />

A: è sconsigliato un elettrocardiogramma preoperatorio<br />

B: è consigliata l’esecuzione di una radiografia al torace nel preoperatorio<br />

C: senza una coronarografia interventistica la possibilità di eseguire questo tipo di intervento<br />

è preclusa<br />

D: è imperativa una consulenza diabetologia preoperatoria per evitare uno scompenso<br />

glicemico<br />

Risposta corretta: B<br />

Domanda sulla valutazione preoperatoria del paziente candidato a intervento chirurgico in<br />

elezione. La corretta valutazione presuppone che si consideri sia il tipo di chirurgia a cui<br />

il paziente si deve sottoporre, in questo caso una resezione del colon che è una chirurgia<br />

maggiore (nella classificazione della complessità delle procedure chirurgiche del NHS i gradi<br />

vanno da 1, chirurgia minore, a 4, chirurgia maggiore) sia la classe di rischio a cui appartiene il<br />

paziente, per cui si usa la classificazione dello stato fisico secondo l’ASA (American Society of<br />

Anesthesiology). Ci parlano di un paziente cardiopatico, con infarto miocardico di vecchia data<br />

e diabete ben controllato, quindi possiamo assegnare il paziente alla classe ASA II (il paziente<br />

ha una malattia sistemica lieve e compensata, che non limita le sue attività).<br />

Andiamo ad analizzare le risposte: la A è falsa, infatti tutte le linee guida raccomandano (con<br />

grado di raccomandazione A) che venga effettuato un ECG per tutti i pazienti con malattia<br />

cardiovascolare, in tutti i tipi di chirurgia (anche per gli interventi minori).<br />

La risposta B è corretta: la raccomandazione di eseguire la radiografia del torace nel preoperatorio<br />

dipende dall’età e dal tipo di intervento ma in caso di chirurgia maggiore è sempre<br />

pag. 426<br />

www.accademiamedici.it

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