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esame-commentato-2014

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aims<br />

D: sostituire ceftriaxone con clindamicina<br />

Risposta corretta: B<br />

Il presupposto per rispondere correttamente a questa domanda è aver fatto una giusta diagnosi<br />

(aver quindi risposto correttamente alla domanda precedente), in questo caso sarà facile<br />

ricordare come l’antibiotico di scelta per curare l’infezione da Clostridium difficile sia il Metronidazolo<br />

(o in alternativa la Vancomicina, che però non è presente tra le opzioni) (risposta B<br />

corretta). L’aumento della dose di ceftriaxone non porta alcun beneficio e rischia solamente di<br />

aumentare gli effetti collaterali del farmaco (risposta C errata), mentre la sostituzione dell’antibioticoterapia<br />

con levofloxacina o con clindamicina (che avrebbe avuto parzialmente senso<br />

in caso di sviluppo di resistenza o nel caso di infezione da E. coli), oltre a non essere efficace<br />

nei confronti del Clostridium difficile, è un fattore di rischio persino superiore per l’infezione<br />

rispetto al ceftriaxone (specialmente nel caso della clindamicina) (risposte A e D errate).<br />

Scenario 2: Un uomo di 70 anni sviluppa nel corso di alcune ore un dolore violento al<br />

piede sinistro. All’<strong>esame</strong> obiettivo l’avampiede è caldo, tumefatto, arrossato e francamente<br />

dolente alla digitopressione della prima articolazione metatarsofalangea. Il paziente<br />

racconta di aver sofferto di simili attacchi almeno altre 4 volte in passato.<br />

Domanda #3 (codice domanda: n.703) - (riferita allo scenario 2):<br />

Qual è la diagnosi più probabile?<br />

A: gotta<br />

B: artropatia psoriasica<br />

C: sindrome di Reiter<br />

D: artrite reumatoide<br />

Risposta corretta: A<br />

Gli elementi chiave per rispondere a questa domanda sono l’insorgenza acuta dell’infiammazione<br />

(alcune ore) e la localizzazione alla prima articolazione metatarsofalangea: questi due<br />

aspetti, unitamente al fatto di trovarci di fronte ad un paziente di sesso maschile e di età avanzata,<br />

sono tipici dell’attacco di gotta. La diagnosi è confermata anche dal dato anamnestico di<br />

precedenti attacchi con caratteristiche simili (risposta A corretta). L’artrite reumatoide colpisce<br />

invece solitamente le articolazioni metacarpofalangee e le interfalangee prossimali ed è molto<br />

più frequente in pazienti di sesso femminile, oltre ad avere un’insorgenza meno rapida (risposta<br />

D errata). Per la Sindrome di Reiter manca il presupposto anamnestico di una precedente<br />

infezione (risposta C errata), mentre l’artropatia psoriasica è un’oligoartrite che colpisce di<br />

solito le interfalangee distali e la colonna vertebrale (spondilite) (risposta B errata).<br />

pag. 172<br />

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