Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

MUSICA E CANTO COME FATTORI D’IDENTITÀ
umano 15 . Egli non condanna „a priori” il canto come tale, riconoscendo anzi
l’attrazione che esercita sulla natura umana. Prendendo spunto da Ps 42,2
(„Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio”),
il vescovo descrive in un’omelia esegetica, con profonda penetrazione psicologica
frutto di attenta osservazione, gli effetti del canto sull’uomo: esso
consente alle nutrici di addormentare i lattanti (a„ t…tqai … aÙto‹j
katep®dousai °smata paidik£, oÛtwj aÙtîn t¦ blšfara katakoim…zousi),
accompagna i mulattieri in viaggio sotto la calura meridiana
(ÐdoipÒroi poll£kij kat¦ meshmbr…an laÚnontej ØpozÚgia, °dontej
toàto poioàsi), conforta i contadini nei lavori agricoli (kaˆ ghpÒnoi …
poll£kij °dousi), scandisce il ritmo di voga dei rematori. Non solo, rende
anche sopportabile a tessitrici e filatrici (guna‹kej ƒstourgoàsai kaˆ …
diakr…nousai), sole o in compagnia, la monotonia del loro mestiere: in
ultima analisi, il canto permette agli uomini di alleviare il loro lavoro e di
sopportare senza lamentarsi le più dure fatiche 16 . Poiché questo tipo di
piacere (tšryij) è parte integrante della natura umana, Dio ha concepito i
Salmi come baluardo, per offrire diletto e utilità agli uomini e impedire che i
demoni li corrompessero introducendo „canti da prostitute” (pornik¦ °smata) 17 .
Per il Crisostomo, il canto è connaturato all’uomo (¹mîn ¹ fÚsij
prÕj t¦ °smata kaˆ t¦ mšlh ¹dšwj œcei kaˆ o„ke…wj) in quanto essere
razionale partecipe dell’armonia universale, secondo una linea di pensiero
prossima alle dottrine pitagoriche e neoplatoniche.
15 Gli studi su questo tema sono: A. B. Wylie, Musical Aesthetics and Biblical
Interpretation in John Chrysostom, in E. A. Livingstone (a cura di), Studia Patristica
XXXII, Leuven, 1997, 386-392; C. Broc, Jean Chrysostome et le pouvoir de la musique, in
G.-J. Pinault (a cura di), Musique et poésie dans l’Antiquité. Actes du colloque de
Clermont-Ferrand, Université Blaise Pascal, 23 mai 1997, Clermont-Ferrand, 2001, 85-96.
Per quanto riguarda il canto, un’ottima trattazione d’insieme è offerta da F. J. Basurco, El
canto cristiano en la tradición primitiva, Madrid, 1966.
16 Cfr. A. Naegele, Über Arbeitslieder bei Johannes Chrysostomos, Berichte über
die Verhandlungen der Königlich Sächsischen Gesellschaft der Wissenschaft zu Leipzig.
Philologisch-Historische Klasse, 57, 1905, 101-42; J. C. B. Petropoulos, The Church Father as
Social Informant: St. John Chrysostom on folk-songs, in E. A. Livingstone (a cura di),
Studia Patristica XXII, Leuven, 1989, 159-164, part. le pagine 162-63 con paralleli tratti
dalla letteratura greca di età classica ed ellenistica.
17 Joh. Chrys., Expos. in Ps. 41,1 (PG 55, 156-57). Sui pornik¦ °smata cfr. infra.
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