Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza
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Maria Stella De TRIZIO<br />
sibilità per preservare la pace. I due Panegyrici di Mamertino, pronunziati a<br />
Treviri rispettivamente nel 289 e nel 291, costituiscono una fonte preziosa<br />
per compren<strong>de</strong>re l’organizzazione di questa nuova forma di governo e in<br />
particolare come la relazione tra gli imperatori (o meglio l’immagine che se<br />
ne voleva mostrare ai sudditi <strong>de</strong>ll’impero) fosse fondata su una perfetta ed<br />
equilibrata concordia 7 . In Mamertino il termine racchiu<strong>de</strong> un aspetto ‘politico’<br />
e una dimensione ‘affettiva’, e allu<strong>de</strong> a un rapporto fondato, oltre che<br />
sulla comunanza d’intenti nel governo <strong>de</strong>ll’impero, su un’intesa, per così<br />
dire, ‘parentale’. Il panegirista sottolinea infatti di frequente che ciò che lega<br />
i due Augusti è comparabile, anzi superiore a un legame tra fratelli 8 : tale<br />
messaggio, finalizzato a ribadire l’autenticità, l’equilibrio, l’esclusività <strong>de</strong>l<br />
rapporto tra gli imperatori, e ad esclu<strong>de</strong>rne qualunque possibile intromissione<br />
dall’esterno, viene sviluppato nell’orazione con una meditata gradatio<br />
2002, 1-95, passim. Sul significato politico <strong>de</strong>lle orazioni di Mamertino vd. É. Galletier,<br />
Panégyriques Latins, I, Paris, 1949, 12 : „Son discours paraît être dans l’ensemble une<br />
justification <strong>de</strong> cette gran<strong>de</strong> mesure politique qu’est la dyarchie”; cfr., inoltre, S. D’Elia,<br />
Ricerche sui panegirici di Mamertino a Massimiano, in AFLN, 9, 1961, 270-338; R. Rees,<br />
Layers of loyalty in Latin panegyric cit., 27-94.<br />
7 Il termine concordia corrispon<strong>de</strong> al greco ñmónoia: per la concezione socratica<br />
<strong>de</strong>l termine, come ‘fondamento <strong>de</strong>llo stato’, cfr. Xen. Mem. 3,5,14; 4,4,16; 6,14; per Polibio<br />
(6,46,6) l’ñmónoia è alla base <strong>de</strong>lla costituzione spartana; in Tucidi<strong>de</strong> esprime la riconciliazione<br />
di parti che si sono prece<strong>de</strong>ntemente combattute (cfr. Thuc. 8,93,3; Lys. 25,20;<br />
21; 22; 23; 27; 30). Nella tradizione romana per concordia si inten<strong>de</strong> una comunanza<br />
d’intenti fondata, come si <strong>de</strong>sume dall’etimologia varroniana (ling. 5,73 concordia a cor<strong>de</strong><br />
congruente), sull’affetto e sulla reciproca benevolenza; mentre infatti il consensus, al quale<br />
spesso è associata (cfr. Liv. 45,19,12; Cic. Phil. 4,14), <strong>de</strong>rivava da un’intesa intellettuale, la<br />
concordia si fondava sull’affinità sentimentale caratteristica di un legame parentale (Cfr.<br />
TLL s.v. concordia, IV, 85, 5 ss.), passando ad indicare, in età tardorepubblicana, l’accordo<br />
vigente tra uomini politici o tra concittadini di parti o classi sociali differenti: ne costituisce<br />
un esempio il rapporto tra Cesare e Pompeo, rappresentanti di due diverse correnti politiche<br />
ma collegate da propositi comuni. Cfr. TLL s.v. concordia, IV, 83, 68 ss.; vd. anche J.<br />
Hellegouarc’h, Le Vocabulaire latin <strong>de</strong>s relations et <strong>de</strong>s partis politiques sous la République,<br />
Paris, 1972, 125 ss. Venerata come una divinità, le si innalzava un tempio allorquando<br />
veniva composta qualche dissenso tra i cittadini di uno Stato: il primo fu votato dal<br />
dittatore Camillo nel 367 a.C. durante una lotta tra patrizi e plebei (Plu. Cam. 42). Per la<br />
fondazione di altri templi alla Concordia, vd. Liv. 9,46; 22,23; Plu. T.G. 17). Livia consacrò<br />
alla Concordia un tempio per la buona armonia <strong>de</strong>i matrimoni (Ov. fast. 6,631). Sul<br />
valore politico <strong>de</strong>lla concordia in età repubblicana, cfr. P. Jal, Pax civilis, concordia, in<br />
REL, 39, 1961, 210-231; M. Amit, Concordia. Idéal politique et instrument <strong>de</strong> propagan<strong>de</strong>,<br />
in Iura, 13, 1962, 133-169; J.-Cl. Richard, Pax, Concordia et la religion officielle <strong>de</strong> Janus<br />
à la fin <strong>de</strong> la République romaine, in MEFRA, 75, 1963, 303-386.<br />
8 Cfr. TLL s.v. concordia, IV, 85, 27.