Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

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Daniele Vittorio PIACENTE
Come si è visto, varie costituzioni presentano i due funzionari, destinati
a svolgere un determinato compito in città o in provincia, con prerogative
molto simili. Analogamente il moderator viene spesso accostato al rector
provinciae, in perfetta alternanza o, in alcune circostanze, con mansioni che
sembrano di maggior rilievo.
E’ pur vero, però, che la figura del moderator provinciae non è menzionata
nella Notitia Dignitatum (a differenza del defensor civitatis), né,
tantomeno, ci è stato tramandato un solo nome di moderator. Si potrebbe
allora ritenere che il moderator provinciae sia identificato genericamente
come governatore provinciale. Risulta però chiaro che quest’ultimo aveva
attribuzioni superiori a quelle del moderator, che quindi poteva essere un
suo collaboratore, ma sottoposto direttamente all’imperatore.
In conclusione, ci sembra che i compiti e le attribuzioni che si ritrovano
nelle fonti per il moderator provinciae siano talmente importanti e articolate
da far sì che esso assurga a rango di funzionario imperiale, con propri poteri
ma anche responsabilità, di cui dovrà rendere conto all’amministrazione
imperiale e addirittura pagando di persona, in alcuni casi, le sue inadempienze.