Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

IDENTITÀ COME TOTALITÀ IN TRASFORMAZIONE 81
e con grande superiorità (kaq juJperbolhvn), di quanti si ritengono giustificati
secondo la Legge, qualora noi anziché bramare di accrescere i nostri beni,
come gli uomini del mondo, neppure rivendichiamo il possesso di cose
nostre, anzi ci facciamo vanto di elargirle ai bisognosi, oltre la Legge. Infatti
non solo ai prossimi (eijı tou;ı plhsivon) facciamo giungere il nostro beneficio
ma estendiamo la nostra benignità anche a nemici e malvagi ... al di là
della giustizia (del taglione: Mt 5, 38-41) di scribi e farisei” 10 : „in tutto il
cristiano è divenuto superiore a giustificazioni secondo la Legge (kreivttona
tw`n kata; novmon dikaiwmavtwn genovmenon ejn pa`si)” 11 perché „la Legge
richiedeva adempimento parziale (to; ejk mevrouı), il vangelo lo esige integrale
(to; oJlovklhron) per ciascuna opera buona” 12 . Il vangelo recupera una
totalità che è superamento della frammentarietà normativa nella dilatazione
massima dell’orizzonte agapico.
La stessa definizione basiliana di „santità” rispecchia la totalità
come „consacrazione a Dio santo integralmente e ininterrottamente in ogni
tempo (ejx oJloklhvrou kai; ajdiavstatwı ejn panti; kairw`/)
mediante la
cura e la sollecitudine per ciò che gli è gradito: ciò che è mutilo non viene
accettato fra le offerte sacre (cf. Lv 22, 17-25) ed è cosa empia e intollerabile
volgere a uso profano e umano ciò che una volta per tutte (nel
battesimo) è stato dedicato a Dio” 13 . Emerge nitida l’identità cristiana nell’unità
e totalità indivise e permanenti verso Dio (e il prossimo). „Discepolo
del vangelo” è chi prega per i nemici (cf. Mt 5, 44; Lc 6, 27-29. 35), non
10
Bapt. 1, 2, 11. 13: SC 357, 138-140. 144; cf. 1, 2, 19:166 (trad. adattata di U.
Neri, Basilio di Cesarea, Il battesimo, Brescia, 1976).
11
Ep. 22, 1: ed. Y. Courtonne, Paris, 1957-1966, t. 1, 53; cf. bapt. 1, 2, 18: SC
357, 160: kata; novmon dikaiosuvnhı kreivttonaı hJmaì genevsqai. Secondo il cod. M
(Marcianus 61 dell’XI sec., dell’importante fam. Aa) titulus dell’ep. 2, notevole per il
pensiero ascetico di Basilio, è: „Regola (kanwvn) precisa di vita ascetica secondo il vangelo
di Cristo”. Ogni kanwvn si apre, come per le regulae morales e spesso anche le regulae
fusius tractatae, con l’espressione o{ti (o ) dei` (to;n cristianovn) ...: cf. J. Gribomont, Les
Règles épistolaires de saint Basile: lettres 173 et 22, in Antonianum, 54, 1979, 255-287
(rist. in idem, Saint Basile. Évangile et Église. Mélanges, Abbaye de Bellefontaine, t. I,
1984, 157-189). „Abbondante superiorità” sui giudei era stata rivendicata, ad es., da Eus.
Dem. ev. 2, 2, 20: GCS 23, 60.
12
Reg. mor. 43: PG 31, 761D-764A; cf. 20, 2: 737AC; reg. brev. 234: PG 31,
1240AB; bapt. 1, 2, 2. 4. 19; 2, 5, 1; 6, 1; 8, 7: SC 357, 110. 114. 166. 230. 236. 260; spir.
s. 12, 28; 14, 32; 15, 35: SC 17bis, 344. 358-360. 366-368; exhort. bapt. 1: PG 31, 424C;
ep. 150, 1; 292 (al neofita Palladio): Courtonne 2, 71; 3, 166.
13
Reg. brev. 53: PG 31, 1117CD; cf. reg. mor. 80, 7: PG 31, 861C; bapt. 1, 2, 1:
SC 357, 106-108.