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Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

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IDENTITÀ COME TOTALITÀ IN TRASFORMAZIONE 95<br />

marginalizzazione, non ne avverte la necessità perché giu<strong>de</strong>i e pagani costituiscono<br />

a Cesarea e più nelle zone interne e rurali di Cappadocia minoranze<br />

ininfluenti sulle quali le fonti sono pressoché silenti 73 . Sozomeno riferisce<br />

che Cesarea era quasi totalmente cristiana, che i templi di Zeus e Apollo erano<br />

stati <strong>de</strong>moliti e che i pagani residui „davvero molto pochi”, non<br />

avevano neppure tentato di opporsi in epoca giulianea (362) all’abbattimento<br />

<strong>de</strong>ll’ultimo tempio, alla Tyche 74 . A prestar fe<strong>de</strong> al quadro ‘agiografico’<br />

che Gregorio di Nazianzo traccia con attendibilità maggiore nei<br />

particolari, le esequie di Basilio avrebbero scatenato una gara (ajgwvn) di<br />

pianto fra cristiani da una parte e „greci giu<strong>de</strong>i e stranieri” dall’altra 75 : il<br />

carisma e l’equilibrio <strong>de</strong>l gran<strong>de</strong> vescovo e le larghe simpatie verso la sua<br />

azione sociale, culminata nella fondazione <strong>de</strong>lla citta<strong>de</strong>lla caritativa <strong>de</strong>lla<br />

Basilia<strong>de</strong> 76 , che alla marginalizzazione sociale (fors’anche religiosa) era risposta<br />

concreta e grandiosa nello stile <strong>de</strong>ll’uomo pratico e di governo, contribuirono<br />

plausibilmente all’instaurazione di un clima di tolleranza e ri-<br />

Gerusalemme, e che diverremo <strong>de</strong>l tutto giu<strong>de</strong>i da cristiani [o{lwı ajpo; Cristianw`n<br />

∆Ioudaivouı]. Che cosa ci potrebbe essere di più risibile, o meglio, di più estraneo dalla dottrina<br />

evangelica?”). 130-131 (... grawv<strong>de</strong>iı lovgouı kai; ijoudai>kou;ı muvqouı); spir. s. 30, 77:<br />

SC 17bis, 524, ma in 18, 44: SC 17bis, 404, Basilio richiama con rispetto l’„antica pietà<br />

ebraica”, forse sulla scorta di Origene che riconosceva: „Erat enim in illis ... magnifica<br />

quaedam et totius reverentiae plena religio”: homNum 23, 1: SC 461, 106.<br />

73 „Un’immagine astratta <strong>de</strong>ll’ebreo venne costruita proprio nel momento in cui la<br />

presenza ebraica fu avvertita come meno concreta... insieme all’in<strong>de</strong>bolimento <strong>de</strong>lle posizioni<br />

pagane”: Stroumsa, Dall’antigiudaismo all’antisemitismo nel cristianesimo primitivo?, in<br />

i<strong>de</strong>m, La formazione <strong>de</strong>ll’i<strong>de</strong>ntità cristiana, 85-117, qui 114.<br />

74 Soz. hist. eccl. 5, 4: GCS 50, 196-198; cf. Greg. Naz. or. 4 (I in Iulianum), 92:<br />

SC 309, 232; 18, 34: PG 35, 1029BC; Iul. imp. ep. 78, 375c: Bi<strong>de</strong>z, 85; Liban. or. 16, 14:<br />

Foerster, 165; M. Cassia, Cappadocia Romana. Strutture urbane e strutture agrarie alla<br />

periferia <strong>de</strong>ll’impero, Catania, 2004, 165-166.<br />

75 Greg. Naz. or. 43 (in laud. Bas.), 80: SC 384, 300: „Facevamo a gara con persone<br />

estranee a noi (pro;ı tou;ı ejktovı), greci giu<strong>de</strong>i stranieri, e quelli facevano a gara con<br />

noi per stabilire chi piangendo di più avrebbe ottenuto maggior beneficio” (trad. Ch. Sani-<br />

M. Vincelli, Milano, 2000). Analogo compianto non solum christianorum sed etiam<br />

Iudaeorum et paganorum attesterà Paolino a proposito <strong>de</strong>l corteo funebre per Ambrogio di<br />

Milano: vita Ambr. 48: ed. A. A. R. Bastiaensen (Fondazione L. Valla), Milano, 1975, 116.<br />

76 Cf. S. Scicolone, Basilio e la sua organizzazione <strong>de</strong>ll’attività assistenziale a<br />

Cesarea, in CCC, 3, 1982, 353-372. Il Nisseno attesta che per tutto il tempo <strong>de</strong>lla terribile<br />

carestia <strong>de</strong>l 368 Basilio, non ancora vescovo, con il ricavato <strong>de</strong>lla vendita <strong>de</strong>i suoi beni<br />

„nutrì quanti a lui accorrevano da ogni parte e i figli <strong>de</strong>ll’intera popolazione cittadina fino<br />

ad offrire anche ai figli <strong>de</strong>i giu<strong>de</strong>i di partecipare al pari <strong>de</strong>gli altri a questa beneficenza<br />

(filanqrwpivaı)”: encom. Bas. 17: ed. J. A. Stein, Washington, 1928, 36-38; cf. Greg. Naz.<br />

or. 43 (in laud. Bas.), 34-36: SC 384, 200-206.

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