Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza
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LA PROPAGANDA DELLA CONCORDIA AUGUSTORUM<br />
l’autenticità <strong>de</strong>l suo racconto con l’affermazione neque haec <strong>de</strong> vobis vana<br />
finguntur 60 – è mirata all’esaltazione <strong>de</strong>lla concordia Augustorum,<br />
concordia forse messa in crisi dall’insuccesso di Massimiano nei confronti<br />
di Carausio 61 , e che la pubblicistica filoimperiale consi<strong>de</strong>rava fondamentale<br />
propagandare per il mantenimento <strong>de</strong>llo status quo e ribadire l’esclusività e<br />
la ‘sacralità’ <strong>de</strong>l rapporto tra i Diarchi, che nessuna intromissione<br />
dall’esterno avrebbe potuto mettere in pericolo 62 .<br />
Sembra infine opportuno ricordare che anche nel panegirico <strong>de</strong>l 307,<br />
scritto da un anonimo retore per celebrare Costantino e Massimiano in occasione<br />
<strong>de</strong>lle nozze di Costantino e Fausta, figlia di Massimiano, significativamente<br />
la <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>lla concordia vigente tra i due sovrani (Massimiano<br />
aveva abdicato nel 305, ma per il panegirista rimane comunque<br />
<strong>de</strong>stinato all’impero) 63 richiama alla memoria il passo sul convegno di<br />
Milano appena analizzato:<br />
60 Caratteristica precipua <strong>de</strong>l genere panegiristico è il continuo ribadire, da parte<br />
<strong>de</strong>ll’oratore, di dichiarare la verità (Cfr. Rees, cit., 40: „the claim to be telling the truth is<br />
characteristic of the genre”), lontana da ogni tipo di adulazione (cfr. p.e. Plin. paneg. 1,6<br />
utque omnibus… libertas, fi<strong>de</strong>s, veritas constet); più volte Mamertino mette in evi<strong>de</strong>nza la<br />
sua sincerità (2,1,2 verum est… quod <strong>de</strong> origine illius civitatis accepimus; 2,1,3 neque enim<br />
fabula est <strong>de</strong> licentia poetarum; 3,3,1 inspecta penitus veritate; 3,8,4 sed removeamus…<br />
fabulas imperitorum, verum loquamur), e anche gli altri panegirici <strong>de</strong>l corpus contengono<br />
affermazioni di questo tipo (6,7,7 ut… veritas… meae erga te <strong>de</strong>votionem appareat; 7,7,4<br />
quod qui<strong>de</strong>m ita nos dicere cum veritas iubet…).<br />
61 Della sconfitta contro Carausio, si parla, con tutta probabilità, in paneg. 4,12,2,<br />
ove si allu<strong>de</strong> all’inclementia maris che aveva ‘ritardato’ la vittoria romana. Su Carausio cfr.<br />
e.g. P. J. Casey, Carausius and Allectus: Rulers in Gaul?, in Britannia, 8, 1977, 283-301.<br />
62 È noto che <strong>de</strong>ll’usurpazione di Carausio Diocleziano non ammise mai la legittimità.<br />
Il tentativo <strong>de</strong>l menapio di inserirsi a pieno titolo nella diarchia è testimoniato da un<br />
antoniniano databile tra il 287 e il 292 d.C. ritrovato a Camulodunum (attuale Colchester)<br />
raffigurante i busti di Diocleziano, Massimiano e Carausio, con la legenda Carausius et<br />
fratres sui. Cfr. B. Leadbetter, Best of brothers: fraternal imagery in Panegyrics on Maximian<br />
Herculius, in CPh, 99, 2004, 264.<br />
63 È necessario precisare che nel 307 la situazione politica è molto diversa rispetto<br />
a sedici anni prima: nel 305, secondo le regole stabilite per il regime tetrarchico, Diocleziano<br />
e Massimiano avevano abdicato, e i due Cesari in carica, Galerio e Costanzo,<br />
erano divenuti Augusti; nuovi Cesari furono Severo in Occi<strong>de</strong>nte e Massimino Daia in<br />
Oriente. Morto Costanzo in Britannia nel 306, Severo divenne Augusto, ma anche<br />
Costantino, figlio di Costanzo, fu acclamato imperatore dalle truppe in Britannia. A Roma<br />
Massenzio fu intanto proclamato Augusto dai pretoriani con l’appoggio <strong>de</strong>l padre<br />
Massimiano, che aveva in realtà abdicato malvolentieri. Quando il legittimo Augusto,<br />
Galerio, si preparò ad inva<strong>de</strong>re l’Italia, Massimiano die<strong>de</strong> in sposa la figlia Fausta a Costantino,<br />
il 1 marzo <strong>de</strong>l 307.<br />
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