Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

RIFLESSIONI SUL MODERATOR PROVINCIAE
3. La funzione giudicante
La presenza del moderator provinciae con funzioni di giudice è attestata
in quattordici costituzioni di cui una è datata 362, due risalgono al
399, ben otto al V secolo e tre al VI: la loro analisi ci aiuta a comprendere
con sufficiente precisione altre prerogative di questo funzionario imperiale.
Nel 362 Giuliano 51 , rivolgendosi al prefetto del pretorio Saturninus
Secundus Salutius 52 , emana la costituzione contenuta in CTh. 1.16.8 53 nella
quale dichiara che in alcuni giudizi non è necessario che intervenga il moderator
provinciae, essendo sufficiente l’apporto dato dai giudici „pedanei”,
cioè quelli che trattano cause di minor rilievo (humiliora negozia). Ad ulteriore
conferma delle nostre ipotesi, ne deduciamo che il moderator provinciae
era un magistrato di un livello superiore; il suo intervento, evidentemente,
era necessario solo per cause di maggior rilievo, che i giudici „pedanei” non
potevano arrivare a trattare.
Nel IV secolo, ma probabilmente già da qualche tempo prima 54 , i governatori
provinciali esercitavano la funzione giudiziaria personalmente
oppure per mezzo dei loro funzionari, ovvero, ancora, delegando iudices
51 Per un approfondimento sulla figura e la carriera di Giuliano si veda P. Allard,
Julien l’Apostate, I, Roma, 1900; J. Bidez, L’empereur Julien, Oeuvres complètes, I.(I),
Discours de Julien César, Paris, 1932; R. Andreotti, Il regno dell’imperatore Giuliano, Bologna,
1936; G. Ricciotti, L’imperatore Giuliano l’Apostata secondo i documenti, Milano,
1956; R. Browing, The Emperor Julian, London, 1976; D. Bowder, The age of Constantine
and Julian, London, 1978; K. G. W. Bowersock, Julian the Apostate, Cambridge, 1978; C.
Head, The Emperor Julian, Boston, 1976; G. de Bonfils, Ammiano Marcellino e l’imperatore,
Bari, 1997.
52 G. de Bonfils, (Il comes et quaestor nell’età della dinastia costantiniana, 1981,
164-189), ne analizza la figura e le tappe della carriera: praeses provinciae Aquitaniae,
magister memoriae, comes ordinis primi, proconsul Africae, comes con la funzione specifica
di quaestor e poi per due volte prefetto del pretorio.
53 CTh. 1.16.8 ( = CI. 3.3.5; 28 luglio 362): Imp. Iulianus A. Secundo P(raefecto)
P(raetorio). Quaedam sunt negotia, in quibus superfllum est moderatorem expectari provinciae:
ideoque pedaneos iudices, hoc est qui negotia humiliora disceptent, costituendi
damus praesidibus potestatem. Dat. V kal. Aug. Antiochiae Mamertino et Nevitta conss.
54 Cfr. F. De Martino, La giurisdizione nel diritto Romano, Padova, 1937.
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