Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

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Giacomo DALLA PIETÀ
incuriosisce maggiormente, ove si pensi all’oblio cui i Punica andarono
incontro nel Medioevo.
Un indizio della diffusione di Silio nel V e VI secolo proviene anche
dall’analisi del poema in cinque canti di Avito di Vienne, noto come Spiritalis
historia. In particolare il quinto e ultimo canto del poema, libera parafrasi e
amplificazione di Ex 1-14, si distingue per qualche citazione da Silio, in cui
è spesso ravvisabile l’intenzionalità.
Ecco gli esempi più sicuri e interessanti: Avito, che sta trattando dell’indurimento
del cuore del Faraone nonostante il prodigio divino dell’acqua
del Nilo tramutata in sangue, descrive in questi termini (Spir. Hist. 5,156) la
cessazione della prima piaga d’Egitto e l’avvento della seconda (l’invasione
delle rane): Undaque vicino vixdum purgata cruore. L’espressione purgata cruore
ricorda molto da vicino Silio, Pun. 5,368: mulcebat 4 lympha purgatum
sanguine vulnus. Soggetto della frase è Synalus, medico cartaginese il cui padre,
omonimo, era stato istruito in quest’arte da Ammone (cfr. Silio, Pun. 5,344-
359). Nel v. citato il medico si appresta a detergere e curare, secondo uno
stilema epico virgiliano, Magone, fratello di Annibale, ferito a un braccio dal
giavellotto del romano Appio durante la battaglia del Trasimeno (217 a. C.).
Ancora. In Spir. Hist. 5,486-87, laddove il vescovo descrive i propositi
di vendetta covati dagli Egizi nei confronti degli Ebrei appena usciti dall’Egitto
(cfr. Ex 14,5-8), troviamo: confusa cum plebe manus…/ permixtae
pereant confosso pectore matres. L’espressione ha un probabile antecedente
in Silio, Pun. 10,454 e sgg.: quas inter strages confossus pectora telis /
seminecem extremo vitam exhalabat in auras / murmure deficiens iam
Cloelius… In questi vv. l’autore indugia sulla tremenda carneficina seguita
alla battaglia di Canne (216 a.C.), soffermandosi in particolare su un soldato
romano moribondo e sulla fedeltà assoluta del suo cavallo, che giunge a
disarcionare il guerriero libico che l’aveva catturato pur di rendere l’estremo
omaggio al suo padrone 5 . Sempre in Silio, dopo l’ekphrasis del campo di
battaglia del Trasimeno cosparso di cadaveri mutilati e di armi, si trova in Pun.
6,15-16 un costrutto simile con l’ablativo assoluto riferito a Bruttius, alfiere
volsco che aveva nascosto col suo corpo trafitto l’insegna del reparto per
traduzione e commento a cura di Roberto Palla, Pisa, 1981). Cito tutti i passi avitiani
dall’edizione di N. Hecquet Noti, Avit de Vienne, Histoire Spirituelle, tome II, Paris, 2005.
4
Mulcere s’incontra talvolta in questo contesto (TLL 8,1563,39, Ov., Fast. 5,402,
Sil., Pun. 6,92; 13,455). Cfr. F. Spaltenstein, Commentaire des Punica de Silius Italicus
(livres 1 à 8), Genève, 1986, comm. ad locum, 364.
5
Cfr. il comm. ad locum di Spaltenstein, Commentaire des Punica de Silius Italicus
(livres 9 à 17), Genève, 1990, 88-89.