Facultatea de Istorie - Universitatea Alexandru Ioan Cuza

Classica et Christiana, 2, 2007, 59-64
QUALCHE ECO SILIANA IN AVITO DI VIENNE
Giacomo DALLA PIETÀ
(Venezia)
Nell’ampia bibliografia esistente su Silio Italico sembra ancora mancare
uno studio complessivo sulla fortuna dei Punica nella tarda antichità. Joseph
Delz 1 sottolinea come Silio fu copiato a Roma tra IV e V secolo nell’ambiente
dell’aristocrazia pagana dell’epoca, quella dei Simmachi e dei
Nicomachi; e ciò perché Silio cantò il tempo di maggior pericolo per Roma
antica, quello delle guerre puniche, quando, secondo la tradizione classica, gli
dei si schierarono a proteggerla. In un suo recente intervento, Tiziana Brolli mette
in luce alcune reminiscenze siliane nel panegirico di Sidonio a Maggioriano,
in particolare nella descrizione del passaggio delle Alpi da parte dell’imperatore
2 . Un percorso tuttora inesplorato – e suscettibile di sviluppi – è
invece quello della presenza di Silio nei commentari serviani all’Eneide.
Eppure uno studio sulla fortuna di Silio andrebbe intrapreso, poiché la sua
presenza nella letteratura tardolatina è tutt’altro che trascurabile 3 . Ciò
1 Zur Neuüberwertung der lateinischen Epik flavischer Zeit, in Aspetti della poesia
epica latina. Atti del corso d’aggiornamento per docenti di latino e greco del Canton Ticino, a
cura di G. Reggi, Milano, 1993, in particolare 148-49.
2 Silio in Sidonio: Maggioriano e il passaggio delle Alpi, in Incontri triestini di
filologia classica, Trieste, 2004, 293-314. Sidonio fu indubbiamente uno dei canali attraverso
cui Silio dovette essere noto ad Avito, dati i legami di parentela tra le loro due famiglie.
L’epistola 3,1 di Sidonio, indirizzata ad Esichio, padre di Avito, informa circa i rapporti di
parentela tra i due: Esichio Avito era probabilmente imparentato con Sidonio per parte di
madre. Sidonio era genero dell’imperatore Avito. Ep. 3,1,1: Multis quidem vinculis caritatis
ab ineunte pueritia… gratiae sese mutuae cura nexuerat, primum quia matribus nostris
summa sanguinis iuncti necessitudo, dein quod ipsi, isdem temporibus nati, magistris usi,
artibus instituti, lusibus otiati, principibus evecti. Alcimo Avito intrattenne amichevoli rapporti
epistolari con Apollinare figlio di Sidonio (vedi epistole 43 e 51, ed. Peiper). Cfr. in
merito i recenti contributi di P. Mascoli, Gli Apollinari e l’eredità di una cultura, e L.
Piacente, Un frammento di Sidonio e l’epistola LI di Avito, in InvLuc, 23, 2001, rispettivamente
alle p. 131-145 e 183-186.
3 Numerose reminiscenze siliane si trovano in Ausonio (vedi p. es. Decimo Magno
Ausonio, Cupido messo in croce, introduzione, testo, traduzione e commento a cura di
Alessandro Franzoi, Napoli, 2002) e Prudenzio (Prudenzio, Hamartigenia, introduzione,