Il Museo capitolino - Warburg Institute

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braccia. Nella destra mano ha una face , ma è o*
pera di risiaurazione. Per altro con le faci era
quella statua^ di cui fa ricordo Pausania (i); ed
erano contrassegno del lume che ella ritraeva dal
sole , e per questo vogliono che in greco si di-
cesse Selenen , perchè perpetuamente da esso ri-
cupera nuovo lume , e perchè era la stessa cosa
con Ecate , che sempre si rappresentava con le
fiaccole.
Ci sono diverse figure di Diana Lucifera , ma,
fra le altre , è particolare quella riportata dallo Spa-
nemio (2) nelle sue note a Callimaco , e che siede
sopra un cervo, e quella che si vede in un me-
daglione di Gordiano , che è tra' Medaglioni Va-
ticani , in cui Diana non ha velo in capo , e per
Lucifera la distingue 1' iscrizione Diana Luci-'
fera (5) : e finalmente due riportate dal Begero (4)»
simili alle nostre, che hanno sotto i piedi un globo,
che forse significa la terra, su cui i lunari influssi
credè la maggior parie degli uomioi nelle passale
età che avessero una quasi universale forza e at-
tività, e il volgo lo crede tuttavia.
Dopo aver annoverate le fatiche di tanti eccel-
lenti artefici che hanno fatto a gara in mostrar
la loro perizia nell' effigiar questa Dea, non vo-
glio tacere che il simulacro di Diana (5) , detta
(i) Pausan. ^ lib. 8, cap. 56 , p. 6^5.
(2) Spanem. in Callim., Imi. di Diana ^ p. 208.
(5ì Tom. 2 , tav. 69.
(4; Beg. , Tes. Brand. , tom. 3 y p. 228.
(5) Pausan. ; lib. a, cap. 9, p. i32.