Il Museo capitolino - Warburg Institute

Egiziani (i) tra quel suoi geroglifici incambio di Ve-
nere e Marte , dipingono due cornacchie. Ma gli
artefici greci accostumavano di esprimerlo col tro-
feo, come si vede presso il Begero (2)
nelle meda-
glie, e presso il Causseo (5) nelle gemme , oppure
in atto di portare in mano un piccolo simulacro
della Vittoria o una spiga , in atto di calcare col
piede un granchio , ninna delle quali cose si trova
nella nostra statua ; dal che avviene che sèmpre
più si stia in dubbio se veramente questa statua
rappresenti Marte.
Ma per altro questa grande scarsezza delle me-
desime statue non prova che il culto di detta di-
vinità non sia antichissimo , sapendosi da Pau-
sania (4) che presso gli Spartani era una statua di
Marte , la quale avevano portata dalla Colchide
Castore e Polluce ; e S. Agostino (5) lasciò scrino ,
suir autorità di Varrone , che Marte era annoverato
tra gli Dei scelti.
Dentro le mura della città non solevano gli an-
tichi innalzare tempj a Marte , ma a Minerva, di-
mostrando con questo che la repubbUca dee reg-
gersi interiormente colla sapienza e colla pruden-
za, esteritirmente poi colla guerra e colla milizia.
Quindi è che quantunque fosse in Roma il tempio
di Marte Quirino , fu però nella Via Appia anco il
(i) Fornut. ^ iib. ag , cap. 18.
(2) Beg. , Tes. Braiì'l.^ tora. 2, p. Sig, Sgi , 58o e 707.
(5) Causs.^ Gemm. , tav. 62.
(4) Pausan. , Iib. 5, cap. 29 ^ p, 2/58.
(5) S. Agost. , De Civit. Dei^ Iib. 7^ cap. 2.