Il Museo capitolino - Warburg Institute

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slesso Paustmia (x) ne vide un'altra nella Messenia;
nopóvr^v h tfi yjipl l'^Vdo.v: Avente in mano
una cornacchia. Con una civetta in una mano
si scorse in una statua di lei che è nel cortile
del palazzo Verospi. Questo animale è simbolo
della prudenza, e però a lei consacrato j e ne' me-
daglioni del re di Francia coniati in Atene si vede
posala la civetta sopra un vaso rovesciato (2)
dalla quale cavò il Castelvetro il corpo della sua
impresa , aggiuntavi l' inscrizione KEKPIK A. Stimo
nmi doversi in ninna maniera tralasciare la de-
scrizione di Minerva eh' aveva maestrevolmente
scolpila il celebre Fidia. Ecco le parole di Mas-
simo Tirio (5): Ylap^évov «ra/l»?2' , yXa.v^u'Kìiv
vév^riv ^ aìyiàa àretQff^èrriV ^ xópvv (pépvdoiv , $ópv
sywan., dam^a eyyaav : Una
vergine bella con
gli occhi turchini, di alta statura, cinta d' e-
gide , con V elmo , l asta e lo scudo.
Pausania (4) ci dà la ragione perchè si dica
eh' ella ha gli occhi cerulei , ed è perchè da al-
cuni fu creduta figliuola di Nettuno e della Pa-
lude Tritonia, e perciò ancora sempre se le dà
da Omero l'epiteto di y?^avxÒ7ti(;. INel medesimo
modo la descrive Apuleio (5), aggiungendo che
l'olivo, il qual albero fu da lei amato (6j, con le
(i) Pausan., lib. 4? cap- ^4, p. 565.
{'ì) Hist. de r Acad. dcs Inscript. , voi. r , p. 224.
(5j Massim. Tir. ^ Dissert. 26, pag. 271.
(4) Pausai!., lib. i , cap i4> p- 56'
(5) Apul. , Metamoif. , 1. io, p- 546, cdiz. delPiiceo.
[_Q) Fedr.; Favole _, lib. 5, fav. 17.
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