Il Museo capitolino - Warburg Institute

93.
riporta due medaglie prese dal Vailìant , in una delie
quali ella è in un cocchio tirato da due cervi,
ed in un'altra ella è tirata da due serpenti. Non
meno curiosa è la medaglia riferita dal mede-
simo (i) , nella quale apparisce questa Dea in un
cocchio con una face in mano. Il cocchio è ti-
rato da un cignale e da un leone , ed Ercole lo
guida (2). Plinio il Vecchio, eruditissimo scrittore
e a cui abbiamo 1' obbligo di averci conservalo
gran ricchezza di recondite notizie , ma allresi
gran raccontatore di cose maravigliose , narra che
in Efeso era una statua d' Ecate, che si sa esser
la stessa cosa con Diana , in cujus contemplatione
admonent cedltid parcere oculis ,
tanta marmoris
radiatio. E che in Chio era un simulacro di questa
Dea, cujus vultus intrantes tristem , eoceuntes
hilaratum putant. Le nostre statue veramente non
hanno altro pregio che 1' eleganza del lavoro , che
è d' eccellente maniera.
Quella riportata alla Tav. XVI ci mostra questa
Dea in atto di saettare , come quelle due riferite
da Fausania (^\ Ella ha la faccia rivolta un poco
al cielo ; e i capelli, senza artifizio disposti, le si
raccolgono con un nodo sulla sommità della testa?
dove ha una mezza luna, suo ordinario simbolo.
L' Aldrovandi (4) cosi descrive una Diana che era
(i) Monf.^ Antich. , toni, i^ tav. 92.
(2) Plin.^ lib. 36, cap. 5.
(5, Pausati., lib. r, cap. 23, p. 5o4 » e lib. io, cap. 58,
p. 898.
(4) Aidrov. , Slat. di Roma, cart. 277 e 278.
,