Il Museo capitolino - Warburg Institute

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con le pugna strette , quasiché tenessero impugnato
un bastone per discacciare i malanni ,•
e cosi ap-
punto in tal positura è questa nostra statua. Quin-
di anche venne 1' uso di porre questi numi alle
porte dei tempj o delle case. E tali forse erano
quelle due statue di pietra che in Ghemmi , città
grande della Tebalca , erano collocate avanti al
tempio di Perseo al riferire dell' antichissimo
Erodoto (i) : 'Eycl ^è aitoìai àv^pimBèC, avo
iaràffi ÀiOivoè fisydÀoi. E due parimente grandi
erano in Tivoli forse al tempio d' Ercole , che
ora stanno alla porta del palazzo vescovile ,
uno de' quali ha posto nella sua Raccolta di sta-
tue il cavalier Mafrei(2), come del Dio Averrunco ,
ed è simile a questo nostro. A questa deità pare
che alludesse Tertulliano (3), allorché deridendo
gli Dei de' Gentili , dice : «5"/ denique , etc. ,
mortai q)wos tuentur ^ jani utìqiie siias primo
statuas , et iinagines , et aedes tuerentur.
Nota.
Winckelmann fii il primo che riconobbe in que-
sta statua il ritratto di Antinoo scolpito in tempo
degli imperatori romani ad imitazione dello stile
egizio. Le fattezze del volto , e particolarmente il
mento e la bocca, bastano a persuadere di questa
asserzione l'osservatore, abbenché i capelli di su
(i) Erodot. ^ lib. 2^ n. 91.
(2) Maff., Race. Stat. , u. 148.
(5) Tertull. , Apolog. , cap. 29.