Il Museo capitolino - Warburg Institute

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sicché i! verso addotto qui sopra s' adatta benis-
simo ad amendue queste figure. Non è però che
questa voce fiÌT;a presso i Greci non si prenda
per una lamina di metallo , come si ha anche da
Esichio e Suida, lo che trassero da Omero e da
altri antichi scrittori ; e quindi si trovano gli epi-
teti ^peao^irpf^i; e ^a/ix€o^uirpf^ , e le mitre in cui
erano incastrate varie gemme sono menzionate da
Filostrato
(
I ) e da Agatia (2), dove parla di Giu-
stiniano, che una di queste pose in testa a Zare
re de' Lazzi. Non voglio lasciare di dire come di
passaggio , che la mitra simile a questa della pre-
sente tavola LXX si raddoppiava talvolta sulla
parte deretana della testa , onde era detta cornuta,
come quella di Bacco , della quale fa menzione
Valerio Fiacco (3), parlando di questo Nume : -
et nìvea tumeant ut cornua mitra ;
e dalle quali credo esser venute le mitre de' no-
stri vescovi , se forse e 1' une e l' altre non ven-
nero da quella de' sacerdoti ebrei. Questi due avanzi
d' antiche statue , restaurandole , si potevano ridurre
ad una Giunone, o ad una Cerere, o ad altre si-
mili Deità , come è stato ridotto ad una Diana il
seguente frammento nella tavola LXXIl, il che non
è stato fatto di queste per esser mollo minori del
naturale.
(i) Filostr. , Tlt. Apoll. , lib. 2.
(2) Agat. j lib. 5.
(5) Val. Fiacc. ; Argon. ^ lib. 3^ v. 271.