Il Museo capitolino - Warburg Institute

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rappresentato in una gemma presso il Maffei (i).
GÌ' Indiani (2)
gli ponevano vicino nn dragona
per la vigilanza che questo Dio aveva, secondo
loro , in custodir le can)pagne 3 come pare clie
Pindaro (5)
voglia indicarci. Gli si ponevano ai
piedi ancora i delfini , per cagione che il vino
figurato da Bacco abbf.nisce di mescolarsi con 1' ac-
qua, che dal delfino viene denotata. Questa è la
raiiione che ne rende Yarrone e lo scoUaste di
Orazio.
I villani poi, senza figurare in nessuna pariicolar
maniera questo Dio, inalzavano una rozza pietra,
e quella sotto nome di Bacco invocavano, e gli
facevano sacrifizi (4);
mostrandosi, come ne' co-
stumi, anche più semplici e rozzi nelle cose della
religione.
Nota. I
Il Bottarì non ha qui fatto attenzione alla ben-
da che avvince la fronte di questa statua. Tal
benda, secondo le osservazioni del Winckelmann
sarebbe propriamente il ì(^ì]Òe^voì ( credemnum )
dei Greci 3 ed egli è quindi d' opinione che tutte
le statue con tal benda ornate debbano riferirsi
a Leucotea, nudrice di Bacco, o a persona a lei
aderente. ( Monum. Ant. lued. , N. 64 )•
(i) Maff. , Gemm. ^ toni, "ò , lav. 29.
(2) Fiutare. , tom. 2 , p. 745.
(5) Lo stesso , tom. a , p. dqq.
C-I) Mass. Tir. ^. Disbcrt. 58. lil
,