Il Museo capitolino - Warburg Institute

In una gemma del Tesoro Brandeburgense (i)^
nella quale è scolpito il solo busto di questa Dea
pare che si tenga al seno due bambini , che am-
bedue hanno il cornucopia , e che sono segni evi-
denti della fecondità che suol compartire. Non ha
neppure questa nostra Cerere ai piedi o la porca
o il serpente , come nelle medaglie della famiglia
Tibia (2) presso lo stesso Begero. La porca si re-
putava simbolo di questa deità , e gli amichi le
sacrificavano con una porca, secondo Macrobio (5),
che dice : Ad diem duodecimum Kal. Jan. Hev'
culi et Cereri faciunt sue prcegnante. E il me-
desimo autore , volendo quasi darci la ragione di
tal sacrifizio , e parlando della dea Bona o Opi (4),
aggiunge ; Sunt qui dicant hanc Deam poten-
tiam habere Junonis , ideoque sceptrum regale
in sinistra manu ei additum y eamdem alii Pro-
serpinam credunt^ porcaque ei rem divinam fieri;
quia segetem , quam Ceres mortalibus tribuit ^
porca depasta est. E, prima di Macrobio ^ Calli-
maco (5):
l^vsQ epya , avei; (pvrà 2.v^mvovTai.
Guastano i porci V opre e i coltivati.
L' accompagnano poi i dragoni o serpenti nelle
soprannominate medaglie della famiglia Memmia
(i) Beg. , Tes. Brand., tom. i, pag. 6.
(2) Lo stesso , tom. 1 , pag. 595.
(5) Macrob. , Saturn. , lib. 3, cap. ii.
(4)
L' islesso , ivi, lib. i, cap. 1-2.
(5) Caìiimac. , tnn. di Diana, v. i56.
Museo Capitolino y Yol. Ili 4
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