Il Museo capitolino - Warburg Institute

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66 di chi canta meglio . e del gettar la palla, e, come dicono alcuni , anche del pugilato o giuoco delle pugna ^ e aiuta gli uomini che a queste prove si espongono, come attesta Omero, al che di suo aggiunge Plutarco , che anche fa vin- cere i saettatori , e dar nel segno. Tutti questi at- tributi lo rendevano oggetto d' una universal vene- razione, e quindi è che non dehbe recare stu- pore se anche, dopo aver fatto tutte le altre an- tichità un disperalo ed immenso naufiagio, tuttavia ancora si trovino tante sue statue ; poiché elle non gli erano solamente erette ne' templi e nei luoghi sacri , ma , come si ha da Svetonio r ( ) eziandio nelle libreiie, nelle strade e nelle piazze. Oltreché, al dir di Cicerone (2), non uno, ma quattro erano gli Apolli. Dipoi il solo Pausania ci dà notizia di sopra a quaranta diversi cognomi di tal nume , s'.cchè , chi a questo e chi a quello erigendo delle statue , si venivano cosi a molti- plicare senza modo. Come gli antichi costumas- sero di rappresentarlo, molto più volentieri V udi- ranno i lettori dagli elegantissimi versi di Tibullo (5), che dalle mie rozze parole: Hic juiênis casta redimitur tempora lauro, etc. Non ilio quicquam formosius alla priorum jEtas, humanum neo videt illud opus. Intonsi crines longa cervice Jluebant Stillabat Tjrio m.yrrhea rore coma. (i) Svet. in Tiber. ^ cap. 74; "• '• (2) Cic. , De Nat. Deor. , lib. 3. fa) TibuU. j lib. 5^ elcg. 4^ y. a^. , ,
67 Candor erat, qiialem prcefert Latonia Luna, Et color in niveo corpore purpiireus^ e te. Ima videbatur talis ìLLudere palla ^ Namque hcec in nitido corpore vestis erat. Artis opus rarce , fulgens testudine et auro, Pendehat Ice^â garrula parte Ijra. Massimo Tirio (•) ^"^ descrive quale Io avéa scol- pito il celebre Fidia, cioè; ìsìeipaKLOV yv^vòv ìk yì.aiivd'fs ^ rotÒTYiv ^ dia'Ê^rixòroj toIq (JtOGìr, uffTrep ^fóna: Adolescentulum, qui e clamjde nudum latus osteridit cum arca et sagittis^pedibusque paululum currentis in modum deductis, secondo la versione latina di Davisio , ma il testo greco si poteva peravventura più acconciamente tradurre : Giovanetto nudato della clamide^ arderò che puntava i piedi ^ come se corresse. Era la gio- vanezza propria di questo Dio anche secondo For- nuto (2), che ci dice; ôv-jtaLôc d' iiÌAKiav ò 'A- •jió%\iji) eyjEi : Pure presso gì' leropolitani (3) era fatto, al dir di Macrobio; Facie prolioca, in acutum barba figurata est , eminente super caput calatilo. Simulacrum thorace munitum est. Dex- tera erectam tenet hastam superstante Vîcto- rice vulgo signo ; sinistra fioris porrigit speaem : summisque ab humeris gorgoneum velamentum redimitum anguibus tegit scapulas. N
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IL MUSEO CAPITOLINO.
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IL MUSEO CAPITOLINO ILLUSTRATO DA M
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AL CORTESE LEGGITORE. .VREi desider
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qualche Ingegno, o più acuto o pi
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IX Ma, appena messo mano all'opera,
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i4 E Formito lasciò scruto (i): T
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ii6 « nel modo il plii felice coli
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ii8 « queir artista nell' espressi
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I20 « nostra statua non è una di
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122 M A R T E. Tavola XXL il* cosa
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124 agitato da furore e da sdegno j
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126 tempio di Marte Gradivo fuori d
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128 Cupidinis , ao Psyches nuptiis
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I 5o E quel che dice qui il Rodigin
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i36 scia. Porla eziandio un' altra
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i4o ctissime dicitur. Atque hce tre
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1^2 che lo strascicava, e perciò l
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i44 grata e gioconda , un' alira as
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46 dicendo Platone (i), Tóv fjia/u
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î43 Psiche o Pandora rappresentare
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i5a E. Q. Visconti la ritenne in ve
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l53 libertcu Questo puro Amore ebbe
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i54 E Alessi neir AscLsso ( i ) : ^
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i56 Omnia y seque ipsum multo quoqu
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1^8 vibra dagli occhi. Graziosi ric
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i6o a persuadere Giunone che accost
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l62 era espresso in aito di prender
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,i64 colse Piltagora dalla misura d
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i66 perfezioue del lavoro , vale or
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i68 appmilo che il nostro, si vede
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1 70 Sciolti (i) s^ ravvisa con una
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172 il suo volto melteva paura; che
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174 quest' impresa , e e' informa d
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ire ^ diiam/ixsTOV , (jqlliJj fih v
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Nota. Questo gruppo, come notò anc
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i8o V aria , la rende salubre e buo
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l82 si vedeva senza barba ; sul che
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i84 Io potrei qui eziandio rapporta
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i86 Esculapio bellissimo , che sta
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i88 nella classe degli Dei ignoti ,
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^9^ su gli Anliclii Medaglioni. In
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pariicolari , lasciando a parie la
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i9f appellant , et ut in Campania N
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196 trova figurato Bacco , ma total
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anzi in vece di questo aiie volte t
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200 rappresentato in una gemma pres
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202 Opinione di Winckelmanu, e dice
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204 del Maff'ei (i) siede sopra la
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-jo6 II predetto Fauno della tav. X
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noS Ignudo con un grappo di uva in
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2 IO Nota- Parlando Winckclmann del
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2 i2 8 A T I R O. Tavola XXXA^ J^LC
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2 14 jfìde dubitandiim non est, co
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éi6 questa più vera sentenza il r
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2l8 a suonare una zampopia di sette
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220 Pliuio (i)) di frondi
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22 2 COSÌ vi aveva luogo anche que
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224 monumenlo, e pardcolarmentc all
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226 venivano così a far quel snono
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32S curiose parlicolarilà , che la
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2D3 Xpóâroc;. ce ^è , aòpa^ sup
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25^ L' altra Musa , riferita alla T
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2 56 dà alle due penne che avevano
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238 Non si può mal commendare abba
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iportar qui lulto quello clie Celio
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ìì^2 Stese. Bacia la sua amante ,
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Mi DUE FIGLIUOLI DI NIOBE Tavola X
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346 sopportare in pace la perdita d
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248 famiglia. Pausania (i)però non
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25o quella che viene espressa ne' s
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252 dia , siccome aggiunge lo stess
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254 medaglie con la lesta dì Faust
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-56 quce florihus prcesit , ut frug
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25S Venere, e la dislingua da lei i
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26Ò imperatori, il che si raccogli
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262 è anche mirabile nell' aLito ,
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264 « passare le braccia, e, per c
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2 66 di sole femmine , chiamate Ama
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j65 fdâxti te (pop^óBbìt litico
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370 suo vestito è presso a poco si
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2-7 2 Apollodoro (i), ed altri auto
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274 figliuolo di Filippo , dicono e
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^76 ^£V m^ì^povv , earriXê de uf
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278 fulmine in mano (i). Pausania (
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2 So Erodoto (i) (lice essergli sta
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282 che fece Aristandro Telmesio (i
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2^4 adottata V opinione del Bottari
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386 nelle cacce che diede in Egitto
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288 intagliale due teste d' elefant
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2go TOLOMEO. Tavola XLIX. ViEN cred
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'292 crederlo o Tolomeo Flscoiie ,
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inauellata secondo il testimonio di
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egli fu sonimamenle iracondo e fier
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297 ravvisare T tfrigle di C. Mario
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299 testa j accompagnata da dolce e
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5o r il predellino o suppedaneo, co
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Sor) che lascio esaminare agii elid
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5o5 Mario e di Siila , e dalle guer
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5o7 €he ad alno si possa attribui
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AGRIPPINA DI GERMANICO. Tavola LUI.
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5ri del carpento^ nel quale si sole
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5i3 rimira ìu queste statue di sop
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5t5 dicendo a Traiano nel suo paneg
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5i7 Nigrino ordita mìa congiura ne
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5i9 somigliare un così perfetto or
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Ó2I auUcis nesclo , qnem cinaedvm
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i mo. ! serverò li mato. MARCO AUR
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325 paucos tamen , pugnasse testis
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027 V altra la parte deretana ; gl'
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I 029 fVec Stoica dogmata legìt A
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I 55 1 Del modo d' usare il pallio
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5~)D ma non mai così Yicine. E leg
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335 Latina , in un orto che si chia
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357 E in un altro luogo fa menzione
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53g diverso dagli altri j il che si
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54i statua Capitolina non debba rig
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E altrove (i) : Capillus passus , n
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345 e che tali possano essere quell
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5.Ì7 appellate con questo nome fin
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349 il Maffel (i) chiama lacrimator
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00 l oca non sia traforato , tuttav
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55 5 « a sinistra , con che ottene
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355 720720 die rite compie tis apud
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359 stampa di questa memoria sepolc
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567 era una cosa simile al combatte
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569 Cicerone (i) '.Mittiint etiam ^
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S75 L* opinione del sig. Mongez fu
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' riportando I ma si lasciavano cre
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577 et decussio redundationls nitor
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Questo frammento dunque di statua f
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385 passi da Marco A grippa ; onde
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sotto le rovine d' una stanza della
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d' una veste composta di foglie di
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395 la fronte , che molto contribui
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397 « gran nobiltà di forme, ed u
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^99 gii Egizi, venivan rappresentat
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4oi cappellute , venerate da' Lenmi
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4-0 5 descrizione iu Apuleio (i). P
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4o5 « quando questa cercava delle
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4o7 giungo altre parole intorno a q
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4o9 Jamblico (i), l'eminenza e la p
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4i. Muralique caput siumnum cinxere
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4i5 accenna il costume che era in v
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4i5 d' una fascia Islaca diede alla
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sinistra chiusa non impugnava il si
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4^9 Plutarco (i) e in Luciano (2),
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4^1 che avevano gli aMli loro sempr
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42 5 do: Sacra Jsidis coluit ^ ut e
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4'^7 Uno simile al nostro fu veduto
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Nota. 455 Il Bottali non parlò nel
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45? Nilo d* allargare l' Egitto. Qu
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Gladiatori. Mezze figure fem- minil
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Bicchieri in forma di corno usati d
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455 pROSERPiNA , cercata da Cerere
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45? dai grifi , 79 ; perchè credut
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