Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Pirgotele , che era quel solo che lo poteva cce~
lamine eoccudere , come si è veduto in Apuleio
poco addietro. Inoltre vi si vede nella fronte e
negli occhi un cijnglio e un burbero che mette
terrore, come abbiamo da Eliano (i) avere avuto
il Macedone. E Caracalla, avendo veduto il volto
di Alessandro all'entrar nella Tracia, si volle far
chiamare Alessandro Magno , parendogli di rasso-
migliarlo. Ora ognun sa e ognun vede nelle tante
medaglie e ne' tanti busti che indubitatamente so-
migliano Caracalla , che egli era d' aspetto truce
e fiera guardatura, quanto potesse esser mai; tal-
ché Sesto Aurelio lasciò scritto di lui nell' Epitome :
Truci fronte , et ad Icevinn humerwn conversa
cervice f quod in ore Alexandd notaveratj in-
cedens , fidem vultus similLinii persuaderei sibì.
Tutto questo fatto di Caracalla , e l' induzione
che io ne ricavava , si ha da Sparziano (2) , che
scrive : Egressus vero pueritiam , seu patris mo-
?iitu, seu calliditate i/ige/iii, sive quod ALexan-
dro Magno Macedoni cequanduui putabat^ etc.
fvultu etiani tuvcvlentior factus est. E altri au-
tori dicono che aveva un occhio e uno sguardo ,
er usare la frase d' Omero (5) , leonino :
Afùv à' ÒQ d'Ypia oide.
E guardo torvo a foggia di leone.
E questo veniva a corrispondere al presagio
(i) Elian. , Yar. Ist.
(.è) Sparz. in Caracalla _, cap. '1.
(.")) Omer. ^ Uiud. ^ lib. '},/^ j v. ^\.