Il Museo capitolino - Warburg Institute

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TrapJdXsii;, uaù ol ?Jevte(; , y%avH(i sìm ^ h^o-afri-
^TiSTtrov ffri'k^ov'Ta amò tòv òfjbf.Ldi^v. Il che nel vol-
gar nostro significa : La formano armata , e rac-
contano esser nata così ^dimostrando che molto
ben la prudenza ci prepara alle imprese grandi
e difficilissime^ ec. Per quest' istesso m,otivo nar-
rano avere ella del virile e del terribile , il
chefanno eziaìidio comparire i suoi occhi glauci
o sia cerulei^ poiché tra le fiere le più. robu-
ste ^ come le tigri e i leoni, hanno gli occhi
cerulei, malagevolissimi a riguardarsi in fac-
cia ,
schizzando fuori splendore.
L' altra alla Tav. XI è sijnile a questa nel ve-
stito e nel portamento. Solamente l' elmo è fatto
a guisa d'un teschio, come quello d'una Minerva
del palazzo Farnese, collocata in una nicchia al-
lato della porta di sala, ed è veramente bizzarro
e inventato spiritosamente. Sotto di esso sono rac-
colti i capelli. Ha la tunica lunga fino a' piedi,
e sopra essa, come l'antecedente, una veste corta
senza maniche , la quale si può vedere ad altre
statue nelle Tav. VI, XVI, XVII, XVIII , e con
le maniche fino al gomito nella Tav. XII. 11 Fer-
rari (i) appella quest' abito tuJiiculam pectora-
iem e collobium^ che corrisponderebbe a quella
specie di veste che usano le nostre donne nel-
r accomodarsi la testa, e nello star per casa avanti
di vestirsi in abito da comparire , e che noi chia-
miamo accappatoio. Ma penso che s^ inganni ,
'^) Ferrar.; De Re V; cap. 9.