Il Museo capitolino - Warburg Institute

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gli altri simulacri, più rozzamente ; EffW «al 'Acra/l-
?,Qrog àyaXfia xarà rovQ ep^iaQ rovQ Tetpayùvóvg
TÈji'ìiv : finche la statua di j^pollo era fatta
di forma quadra con gli ermi^óice Pausania (i)«
Varie statue di questo Dio furono famose presso
i Greci. Fu espresso più volte con le Grazie in
una mano e con le saette in un'altra, al riferir
di Macrobio (2); Ideo Apoliinis simulacramanu
dextra gratias gestante arcum cum sagittis in
sinistra. Pausania (3) narra che unicamente presso
i Tebani era un Apollo canuto. Nella Laconia (4)?
nel tempio d' Ilaria e di Febe , figliuole del me-
desimo Apollo, era di esso una statua , alla quale
si poneva addosso ogni anno uua tunica o sia
camicia nuova , tessuta da certe donne destinate
a questo lavorio. In Epidauro (5), per lo contrario,
si venerava un Apollo di legno tutto nudo , e uno
pure in Egira (6), molto antico, anch' esso nudo,
e d'un' altezza maggiore del naturale. In un lem-
pio dell' Acaia (7) un'altra sua statua aveva sola-
mente calzati i piedi, uno de' quali posava sul cra-
nio d' un bue. Veggano gli eruditi se , dall' essere
questa statua calzata , possa avere origine quella
costumanza che si legge nel Pseudolo Apollo di
(i) Pausan. , lib. 8 , cap. 52, p. 666.
(2) Macrob. Saturn. , lib. i , cap i-j.
(5) Pausati., lib. g, cap. 12^ p. 753.
(4) Lo stesso, lib, 3, cap. 16, p. 247.
(5) Lo stesso, lib. 2, cap. 5ó , p. 180.
(6) Lo stesso, lib. n, cap. 26, p. Sga.
(7) Lo stesso, ivi, cap. 30, p. 574'