Il Museo capitolino - Warburg Institute

20 l
E. Q. Visconti crede insufjlcente questa mas-
sima , appoggiata iiitieraineute a Clemente Alessan-
drino , il quale dice essere il credemno distintivo
di Leucolea , giusta la favola Omerica , nella quale
si narra che questa Diva del mare die il suo
credemno al naufrago Ulisse, perchè gli fosse di
scampo, (c Deducesi da tutto ciò , dice il Yiscon-
« ti , che Ino o Leucotea con tal benda soleva
« effigiarsi : non mi sembra per altro legittima con-
« seguenza 1' inferirne che questa sola Dea ne
a avesse, il capo adornato. L' ispezion dell' antico
(f ce lo mostra assai frequentemente in ligure vi-
« rili e anche barbate , che sono per altro della
«: compagnia di Bacco, per tacere le immagiui di
« (juesio nume che ne hanno cinta la fronte. E
« adunque piuttosto il credemno un ornato Bac-
« ciuco che si dava a Leucotea come nudrice
« di Bacco, non così proprio per altro di questa
« seconda divinità , che non possa attribuirsi ad
K altro soggetto; così ne ha circoudata la fronte
« r Urania colossale del palazzo Farnese , e , quel
« che è più osservabile, questa nostra Diana. Omero
( stesso, che è il fondamento dell' opinione di Win-
< ckelmann,dà il credemno ad Andromaca, nuzial
; dono
I Nelle
di Venere^ lo dà a Penelope j e Coluto nel prin-
cipio del suo poema ne adorna le INinfe dello
Scaraandro. « ( Museo Pio-CIement., Yol. 1, p. 6i ).
osservazioni poi fatte dallo stesso Visconti
l tomo I del Museo Pio-Clemenlino, e stam-
pate iu fine del tomo VII, rimette in campo la
uesiioue sul credemno^ lelativamcnie alla suddetta