Il Museo capitolino - Warburg Institute

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portico , in cui sono espresse due vedure di paese
che si rassomiglia molto all' Egitto , non tanto
per le piante ivi delineate, delle quali ho parlato
qui addietro, alla pag. 4'^8 , quanto per gli ani-
mali. In lontananza si veggono due case rustiche,
sopra delle quali posano quattro uccelli , che forse
sono i famosi ibi , uccelli bianchi , quantunque
presso a Pelusio siano neri, come dice Plinio (i):
Ibis circa Pelusiuin tantum nigra est : cceteris
omnibus locis candida. E celebre questo volatile
per avere insegnalo all'uman genere l'uso de' cri-
stieri , secondo che testifica lo stesso autore (2) :
Simile quiddam et volucris in eadem jiegjpto
jnonstravit , quce vocatur ibis , rostri aduncitate
per eam partein se perluens , qua reddi ciborum
onera maxime salubre est. Di essi anche
racconta Pomponio Mela (5) , che combattono coi
serpenti, i quali dalla parte del mar Rosso vo-
lano in Egitto, e gli uccidono. Per questa ragione
questi uccelli erano riguardati come sacri , e nes-
suno ardiva di toccarli, come osserva Solino (4).
E l'iinio (5) dice che erano invocati quai numi
tutelari per questo effetto ; hwocant et /Egjptii
iBES suas contra serpentium adventus. Era que-
sto uccello dedicato a Mercurio (6) , e fatto in
(0 Plin , lib. 10^ cap. 3o.
(2) Lo stesso , lib. 8 , cap. 21.
(3' Pomp. Mtla , cap. 9^
(4) Solin , cip. 35.
(5) Plin., lib. 8, cap. 27.
lib. 3»
(6; Rodigin. ^ lib. 4; cap. 16.