Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Di tua beltà, che ogni beltade avanza^
E che V anima sua da te sol pende ,
Deh porgi a lui , vezzosa Dea , deh porgi
A lui soavi preghi , e fa eh' ei renda
Al popol suo la desiata pace.
Nota.
Due statue esistevano già nella Villa Borghese ,
le quali poieano alla Tenere della Tav. XIX
venire paragonale. L'una nella stanza V, num. 2 ,
rappresentava la Dea tutta ignuda in atto di en-
trare nel Lagno , con un vaso di forma elegante
alla sinistra, sopra del quale ammonticchiate si os-
servavano le vesti che la Dea si era tolte di dosso j
V altra, maggiore pure del naturale , egualmente
ignuda , e parimente col vaso a' piedi, vedevasi
nella stanza medesima, nura. 5. Cosi nella stessa
Villa eravi una testa di straordinaria conservazione
ed antica, scolpita in hellissimo marmo statuario,
la quale, per le vaghissime sue forme, intieramente
rassomigliava a quella della Venere Capi- x
tulina. ( Vedi Sculture della Villa Borghese , voi. II ,
pag. 25 , 25 e 68. )
Essendo questa statua di Venere nel numero di
quelle trasportate a Parigi, trovasi illustrata nel
tomo IV del Museo Francese , pubblicato da Ro-
billard Péronville y con un interessantissimo articolo
di E. Q. Visconti , il quale, confrontandola colla
famosa Venere de' Medici, sparge infinita luce
sopra ambedue i monumenti. Ecco le sue parole :