Il Museo capitolino - Warburg Institute

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ste, che in nostra lingua diciamo sta, ovvero zitto,
derivalo per avventura da quello ste che s'incon-
tra in Plauto e in Terenzio. Quindi Varrone (i)
disse : ste Harpocrates digito signijlcat. E Pom-
ponio Attellauario antico poeta citato da Nonio :
Pater . At ST. negato esse hic me , operito caput,
come corresse lo Scaligero.
Ha pur in capo il fior di loto , benché in una
medaglia d'Antonino Pio si vegga a sedere sopra
a questo fiore medesimo , ed anche nelle gemme
specialmente de' Basllidiani , come attestano il Pi-
gnoria (2) e il Cupero (3). Ma per lo più non solo
Arpocrate , ma e Api, e Iside, e Osiride, e Ca-
nopo , ed altre Deità egizie V hanno in capo j e
ciò perchè questo fiore era dedicato al Sole , a
cui si riducevano molti, o piuttosto tutti i suddetti
Dei , e particolarmente Arpocrate. Perchè poi un
lai fiore fosse dedicato al Sole , ce l' insegna Pli-
nio (4) , dicendo che al nascere di esso s' apre
e si matura il frutto di questa pianta , e al tra-
montare si serra e si copre di foglie. Ma Diosco-
ride (5) dice ciò accadere al fiore di essa, e non
al fi'utto : e aggiunge esser questa una pianta pro-
pria dell' Egitto , e nascere ne' campi inondali
(i) Varr. ^ De L. L. ^ lib. 4; pag- 17 ; edk. di Dudrect.
(2) Pignor. ^ Meus. Isiac. , pag. 35.
(3) Cuper. , Harpocr. , pag. 7.
(4)
Piin., Istor. nat., lib. i5^ cap. 17 e 18.
(5) Dioscor. ^ lib. 4^ cap. 114.