Il Museo capitolino - Warburg Institute

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testa j accompagnata da dolce e maestosa gra-
tuità , e da un decoroso e nohil portamento di
tutto il corpo , che esprime la ^era idea d'uno
di quegli eroi , per il ^valore e prudenza dei
quali tanto oltre crebbe di gloria e di potenza
la romana repubblica. Veramente nel mirare
questa statua mi si svegliò nell'immaginazione quella
specie che Livio (i) scrive essersi svegliata nella
mente de' Galli , quando entrarono in Roma per
saccheggiarla ; Intuebantur sedejmtes vmos praster
ornatam , habitumque humano augustiorem ,
m,ajestate etiam _,
quam
ojultus gravitasque oris
prceseferebeit t simillimos Diis. Lo stesso Maf-
fei (2) , parlando altrove d' una Pallade sedente
che è nello slesso palazzo , dice che questa po-
situra fu contrassegno di dignità data ordina-
riamente agli altri Dei , via che venne preci-
samente attribuita a Pallade. Forse sarà così
ma per altro si troveranno di tutti gli altri Dei
tante statue a sedere , quante se ne trovano di
Pallade , e tante in piedi di questa quante di tutte
l'altre Deità. Nella sola Galleria Medicea in Firenze
si veggono due Apolli (5), e due Veneri, e un
Bacco sedenti. In questo Museo abbiamo due
Cereri a sedere , quantunque in questo tomo
non ce ne sieno le stampe. Una Igia nel palazzo
(1) Livio ^ lib. 5^ cap. l^\.
(•2) Malici, Raccolt. Sfat.^ mini. 84.
(òi) AIus. Fior. ^ tomo " , tav. m e xii , e ìa^ . I2 ^ 35'
,