Il Museo capitolino - Warburg Institute

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abbiano mai pensato all' eccezione di fare colle
gambe incrocicchiale le persone afiflittcj imperoc-
ché si trovano in tale positura moltissime figure
le quali non sono in uno stato d' afflizione , sic-
come V Eroe della Tav. Ili del tomo IV di questo
Museo, le quattro Donne delle Tav. XXVII, XXVIU,
XLI , XLll dello stesso tomo IV, e varie altre fi-
gure che veggonsi su diversi monumenti in altri
Musei. Pare adunque che a ragione si possa con-
chiudere che gli artisti amichi non abbiano fatto
eccezione alcuna a questo atteggiamento. ( Vedi
Storia dell'Arte, voi. I, pag. 333 e seg. )
DIANA.
Tavole XVI, XVII e XVIII.
V.' N certo Eschilo tornato d' Egitto , ove si era
trasferito per approfittarsi in quelle scienze, delle
quali quel glorioso regno fu una volta inventore,
recò nella Grecia , sua patria , le nuove opinioni
apprese dall' egiziana teologia ; e , fra le altre , riferi
che Diana, non di Latoua , ma di Cerere era ve-
ramente figliuola, come narra Pausania ( i ). Chec-
ché sia di ciò, fino agli ultimi tempi del gentile-
simo ella fu creduta sorella d' Apollo , che da La-
tona aveva tratti i natali. Fu molto onorata non
solo presso i G reci , fra i quali erano celebri le
feste Brauronie che in suo onore si celebravano
(i) Pausan. ^ libr. 8, cap. 37, p. 67G.
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